Oltre 300 famiglie senza casa

Ater e Comune: troppe richieste, servono nuovi palazzi

LANCIANO. Si allungano gli elenchi delle famiglie in attesa di una casa popolare dall’Ater o una casa-parcheggio dal Comune. Dalle graduatorie relative al 2006 e al 2008 emerge che sono oltre trecento le famiglie che sognano una casa. Un sogno che resterà tale, almeno finché non si costruiranno nuovi palazzi.

«Vedere le graduatorie che si allungano è scoraggiante. Ci sono oltre 300 nuclei familiari in lista e nessuna casa disponibile», afferma l’assessore alle politiche della casa, Luciano Bisbano (Pdl).

«In Comune», spiega Bisbano, «c’è un viavai continuo di persone che chiedono aiuto, un alloggio». Il tutto anche ora, nonostante l’assessore e la commissione alloggi dell’Ater (azienda popolare per l’edilizia residenziale) stiano rivedendo gli elenchi del 2006 e del 2008, in attesa che esca il bando integrativo del 2010.
Ma, aggiornamenti e nuovi bandi, che deveno essere pubblicati per legge, producono elenchi privi di significato perché le case da assegnare non ci sono. E il numero delle famiglie in lista rimane sempre più alto rispetto alle case disponibili.

«Per cercare di arginare l’emergenza abitativa», aggiunge Bisbano, «non avendo appartamenti a disposizione, visto che le 116 case parcheggio comunali sono tutte occupate, cerchiamo di “far girare” gli alloggi. Ad esempio: se abbiamo un appartamento di 100 metriquadri abitato da una sola persona, lo giriamo a una famiglia di 4-5 membri, che vive in un appartamento di 60 metriquadri, in modo che possano vivere entrambi meglio. Ma sono poche anche le rotazioni».
Anche per l’Ater l’emergenza abitativa si può risolvere solo con la costruzione di nuovi palazzi. «Ogni volta che l’azienda recupera un alloggio», afferma il commissario dell’Ater Tobia Monaco, «procede ad assegnarla, ma si parla di una decina di appartamenti ogni anno. Un numero irrisorio rispetto alle richieste».
E i quindici appartamenti da realizzare in via Righi (dietro la sede Asl in via Spaventa)? Sarebbero una boccata d’ossigeno per le famiglie e segnerebbero la fine dell’immobilismo costruttivo che caratterizza da decenni l’edilizia popolare.

«A giorni partirà il bando di gara per le banche», annuncia Monaco, «per coprire i 690mila euro di mutuo che l’azienda deve sostenere per realizzare il palazzo in via Righi, visto che un parte del finanziamento è regionale. I nuovi appartamenti saranno a canone agevolato: saranno destinati alle famiglie che hanno un reddito medio e possono pagare i circa 300 euro di affitto».
Purtroppo a chiedere una casa sono soprattutto famiglie che ai 300 euro non possono arrivare.
È, infine, ancora bloccato al Ministero delle Infrastrutture, il finanziamento di 500mila euro che l’Ater aveva ottenuto tre anni fa per la manutenzione straordinaria di una trentina di appartamenti in via Bellisario e via De Riseis.

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