Omicidio Novara, la versione della colf: "Ho reagito alle molestie"

La 51enne che ha colpito con il coltello da cucina il 68enne di Ortona Antonio Amicucci è detenuta nel carcere di Vercelli
NOVARA. La domestica lo ha colpito almeno dieci volte con un coltello da cucina per reagire alle molestie. E' quanto ha raccontato Mide Andreu, 51enne di origine albanese, che ieri mattina ha ucciso nel suo appartamento Antonio Amicucci, 68 anni orginario di Ortona ma da tempo residente a Novara.
Amicucci abitava in un appartamento al secondo piano delle case popolari di via Andoardi insieme al suo cane, un pastore maremmano. Originario di Ortona, era arrivato a Novara negli anni Settanta insieme alla moglie da cui si era separato. I carabinieri, coordinati dal pm Giovanni Castellani, sono al lavoro per ricostruire nel dettaglio quanto accaduto e soprattutto per trovare conferme al movente: nelle sue prime dichiarazioni, infatti, la donna ha sostenuto di aver impugnato il coltello da cucina per reagire alle avances da parte del datore di lavoro, che andavano avanti da qualche tempo. Sposata con figli, si occupava dei lavori domestici a casa del pensionato almeno una volta a settimana. Adesso è detenuta nel carcere di Vercelli in attesa della convalida dell'arresto. L'accusa è di omicidio volontario, aggravato sia dall’aver approfittato di circostanze di tempo e luogo (in particolare dei problemi di salute della vittima) sia dall’abuso di prestazione d’opera, visto il legame lavorativo fra i due.