teate servizi

Ora Di Primio annuncia il turn over di 9 precari

CHIETI. La prossima settimana nove operai della Teate servizi, fuori dalla pianta organica della società controllata dal Comune da un anno, torneranno in servizio al posto di altrettanti colleghi che...

CHIETI. La prossima settimana nove operai della Teate servizi, fuori dalla pianta organica della società controllata dal Comune da un anno, torneranno in servizio al posto di altrettanti colleghi che hanno maturato il diritto ai sussidi statali.

È quanto hanno assicurato ieri mattina a un manipolo di agguerriti lavoratori il sindaco Umberto Di Primio e l’assessore alle Società partecipate Marco D’Ingiullo. Difficilmente, però, gli ex dipendenti della Teate servizi riusciranno a tornare al lavoro da mercoledì 2 gennaio. Ci sono alcune prassi burocratiche da definire, soprattutto bisogna firmare le determine dirigenziali per il reintegro in servizio. Che, inizialmente, sarà garantito soltanto per qualche giorno.

« lavoratori, come da consuetudine, sosterranno alcuni giorni di prova e di idoneità al lavoro che andranno a svolgere al cimitero. Dopodiché» assicura D’Ingiullo «i loro contratti verranno prorogati». Sul turnover alla Teate servizi ha dato la sua parola anche il sindaco. Adesso, però, alle promesse dovranno seguire fatti concreti. Anche perché la situazione alla Teate servizi sembra piuttosto caotica sotto il profilo della gestione del personale. I vertici dell’azienda, in questi giorni, stanno chiamando a colloquio tutti i lavoratori, o quasi, che hanno prestato servizio negli ultimi anni. Inoltre, i lavoratori sono stati sottoposti a visite mediche di routine.

«La direzione dell’azienda» afferma Silvio Di Primio, della segreteria cittadina Unione sindacale di base «chiede patentini professionali ai lavoratori che devono rientrare in servizio. La speranza è che non si accampino scuse per tenere ancora alla porta queste persone».

In caso contrario, i lavoratori e l’Usb sono pronti a inscenare una protesta clamorosa durante la rievocazione del Presepe vivente in programma in centro storico il 6 gennaio. «Di sicuro» avverte Di Primio «resteremo vigili su questa vertenza».

Jari Orsini

©RIPRODUZIONE RISERVATA