Ortona

Ortona, bande di ladri d’auto in azione: rubate le macchine a noleggio

23 Ottobre 2025

Almeno sei furti messi a segno nella notte nel giro di un mese, lo sfogo di un residente: «Ho ritrovato la mia Kia cannibalizzata in un deposito a Lucera, per fortuna era assicurata»

ORTONA. Almeno sei furti d’auto e un tentativo andato a vuoto nel giro di un mese. Un’ondata silenziosa ma costante che ultimamente sta colpendo soprattutto il quartiere San Giuseppe e che ha fatto registrare anche un salto di qualità: nel mirino non ci sono più soltanto suv e utilitarie, ma anche le vetture del servizio di car sharing Enjoy.

panda sparita

A lamentare il furto di una Fiat Panda di famiglia, a fine settembre, è stato Gianluca Di Bucchianico, ristoratore ortonese: «Era parcheggiata vicino casa. Non l’abbiamo usata per un paio di giorni e una mattina non c’era più. Aveva sette anni, ma pochi chilometri e un motore ancora nuovo. L’ultima rata l’abbiamo pagata il 17 settembre, quindi sono arrivati puntuali», ironizza per stemperare. «Sembra una barzelletta, ma è una brutta realtà perché ora abbiamo dovuto ricomprare una macchina con nuove rate», aggiunge poi con amarezza. Le Panda, spiegano fonti accreditate, sono molto richieste: i pezzi di ricambio sono compatibili con molti modelli Fiat e il motore è facilmente rivendibile.

RITROVAMENTO IN PUGLIA

Il primo colpo di ottobre a Ortona è stato registrato nella notte tra il 1° e il 2 ottobre ai danni di una Kia Sportage. «La mattina scendo per andare al lavoro e non la trovo», racconta il proprietario che chiede di restare anonimo. «Dal gps vedo che l’ultimo segnale è nei pressi di San Severo e dopo due giorni la carcassa viene ritrovata dai carabinieri pugliesi nelle campagne del Foggiano. Era stata cannibalizzata di tutto ciò che si può rivendere sul mercato nero. Ora la devo rottamare, per fortuna era assicurata». L’auto giace in un deposito a Lucera. Nella seconda settimana di ottobre altri due suv sono stati poi sottratti in zona San Giuseppe, e nella notte tra domenica 12 e lunedì 13 ottobre in via Tripoli c’è stato anche un tentato furto. Un’altra Panda Cross, parcheggiata nei pressi del tribunale. A testimoniare il tutto è Maddalena Colonnello: «L’hanno aperta e provato ad accenderla, ho trovato il pannello sotto il volante staccato e poggiato sul sedile. Per fortuna avevo due blocchi antifurto».

CAR SHARING NEL MIRINO

All’alba del 20 ottobre il colpo più clamoroso: due Yaris ibride Enjoy sono sparite dall’area di servizio Eni Live di Francesco Seccia, in via della Libertà, in pieno centro abitato. Le telecamere di servizio hanno ripreso tutto. «Si vede un uomo che si avvicina alle 5.26 a una delle due auto», racconta Seccia. «Fa qualche operazione davanti al cofano, poi entra in macchina e scappa in tre minuti. Dall’app risultavano entrambe ancora parcheggiate, ma non c’erano. Siamo davanti a professionisti. E mi hanno riferito che nel Centro Italia hanno già colpito almeno una dozzina di Enjoy», aggiunge Seccia. Le bande di trasfertisti specializzati in furti d’auto a volte giungono nelle aree prescelte con il treno in orari strategici, per poi fuggire con i mezzi rubati verso le basi. Gli inquirenti descrivono in generale uno schema ormai collaudato: gruppi organizzati, mezzi scelti con cura, passaggi rapidi e sparizione in poche ore. La statale 16 è una via di fuga ideale: una volta oltrepassata, recuperare l’auto diventa quasi impossibile senza l’intervento immediato della polizia stradale. «È una lotta impari», ammette una fonte investigativa. «Le telecamere sono fondamentali per intervenire subito». Ai cittadini resta l’arma spuntata della denuncia e la speranza che la videosorveglianza, sempre più diffusa, possa limitare il fenomeno e aiutare concretamente le forze dell’ordine.