Ortona, spariti 56mila euro delle soste a pagamento

Il Collegio dei revisori dei conti scopre un buco nelle entrate dei parchimetri che il Comune gestisce direttamente

ORTONA. Il Collegio dei revisori dei conti avvia la verifica degli “agenti contabili” del Comune di Ortona e scopre un buco di quasi 56mila euro tra gli introiti che arrivano dai parchimetri comunali. Trova riscontro l’indiscrezione che da qualche tempo circola su un ammanco di ricavi per le casse comunali provenienti dai parcheggi a pagamento, negli ultimi tempi gestiti direttamente dall’ente. Una notizia su cui l’amministrazione finora non si è mai espressa apertamente, ma che a breve potrebbe avere importanti risvolti anche giudiziari. C’è infatti un deficit sostanzioso, di oltre 50mila euro, tra i soldi incassati dai singoli parchimetri e quelli effettivamente versati. Risorse mancanti su cui pare si stia muovendo anche la Guardia di Finanza, che ha effettuato un blitz a Palazzo di città per acquisire informazioni ed atti che possano essere utili a fare piena luce su questa vicenda.

Tutto nasce dall’analisi dei conti del Comune avviati dal Collegio dei revisori a fine maggio. Stabilito nella cifra di poco più di 116mila euro il totale dei guadagni desunto dai parcheggi a pagamento, il Collegio è passato alla verifica dei versamenti effettuati nel periodo che va da giugno 2015 a giugno 2016, risultati essere pari a 52.585,80 euro. Una differenza tra i soldi incassati e quelli effettivamente versati di oltre 63mila euro, a cui però vanno sottratti circa 7mila euro conteggiati dai revisori nell’ufficio del comandante di polizia municipale. Tirando le somme, il Collegio ha ravvisato la non coincidenza dei valori incassati con quelli versati per una cifra equivalente a 55.931,75 euro. Al momento sono in corso accertamenti per capire dove siano finiti i soldi.

Quel che è già evidente, invece, è la confusione fatta dall’amministrazione sui punti di sosta a strisce blu. Un esempio a riprova di ciò viene dalla delibera di giunta dello scorso 28 giugno, pochi mesi dopo l’inizio della gestione diretta del servizio dei parcheggi a pagamento. Con questa stessa delibera si dava mandato al dirigente del settore affari generali e servizi demografici di predisporre gli «atti necessari al fine della individuazione di un soggetto esterno, in possesso dei requisiti previsti dal Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza per lo svolgimento del servizio di che trattasi, cui affidare il servizio di contazione e versamento della moneta metallica derivante dagli incassi relativi ai parcheggi a pagamento presenti nel territorio comunale». Tutto ciò perché l’incombenza sia della contazione che del versamento - con la gestione diretta del servizio e fino al momento della delibera spettante al comando di polizia municipale - «richiede notevole quantità di tempo con un aggravio di lavoro per il personale che viene così distolto dai numerosi compiti istituzionali».