Lanciano

Ovuli di cocaina nell’intestino: arrestato un 36enne brasiliano con quasi un chilo di droga

7 Marzo 2025

In manette è finito anche il complice 34enne di Lanciano. Entrambi gli indagati dovranno rispondere di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e si trovano rinchiusi nel carcere di Villa Stanazzo

LANCIANO. Nascondeva decine di ovuli di cocaina nell’intestino. Un trentaseienne brasiliano è stato arrestato dai carabinieri, a Lanciano, perché trasportava nel suo corpo quasi un chilo di droga. In manette è finito anche un complice di 34 anni, residente in città. Quella portata a termine dall’Arma frentana, almeno in Abruzzo, è un’operazione con pochi precedenti, soprattutto per il metodo inusuale in cui la polvere bianca è stata occultata. Entrambi gli indagati devono rispondere di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e si trovano rinchiusi nel carcere di Villa Stanazzo. Sono in corso le analisi di laboratorio per accertare il grado di purezza della cocaina sequestrata che, in base alle prime ipotesi, potrebbe essere piuttosto elevata. 

Tradotto: una volta espulsa, la droga sarebbe stata tagliata per poi essere venduta nelle piazze di spaccio abruzzesi. Dopo essere stato bloccato dai carabinieri, il trentaseienne brasiliano è stato condotto al pronto soccorso dell’ospedale Renzetti. Qui i medici lo hanno sottoposto a una serie di accertamenti che hanno confermato i sospetti iniziali, vale a dire che quel sudamericano aveva deciso di utilizzare il suo corpo come nascondiglio per la cocaina. Anche il trentaquattrenne che era con lui è finito nei guai. Nelle prossime ore i due arrestati compariranno davanti al giudice per le indagini preliminari: potranno fornire la loro versione dei fatti e respingere le pesanti accuse nel corso dell’udienza di convalida e del contestuale interrogatorio. Qualche anno fa, anche un ragazzo di Raiano ha nascosto nell’intestino 12 ovuli contenenti eroina. Ma ha iniziato ad accusare dolori lancinanti all’addome ed è stato trasportato d’urgenza all’ospedale di Sulmona, dove i medici gli hanno salvato la vita dopo una delicata operazione chirurgica durata cinque ore.

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