Panico prima del volo? Apre l’ambulatorio Asl con gli operatori del 118 

È già partito il servizio di primo soccorso nell’aeroporto di Pescara Mancinelli: «Così assistiamo viaggiatori e dipendenti nelle emergenze»

CHIETI. Una crisi d’ansia prima di salire sull’aereo o un problema di pressione durante l’atterraggio. Ma anche tachicardia, cadute accidentali, traumi o ferite che possono subire passeggeri e personale della struttura aeroportuale mentre sono in servizio. Patologie in molti casi lievi, ma se non curate tempestivamente potrebbero comportare danni e ulteriori ripercussioni sulla salute. È per questa ragione che gli operatori del 118 di Chieti hanno inaugurato all’interno dei locali dell’aeroporto di Pescara un ambulatorio dedicato al primo soccorso aeroportuale.
Il servizio di assistenza sanitaria in emergenza, sotto la guida del responsabile Adamo Mancinelli e del coordinatore infermieristico Michele Cozza, è attivo da mercoledì scorso (1° febbraio). L’equipe sanitaria del 118 è chiamata a intervenire «in tutte le situazioni che hanno carattere di urgenza», si legge nella nota diffusa dall’Azienda sanitaria locale 2 Lanciano Vasto Chieti, «quali traumi, ferite, crisi pressoria, dispnea, dolore toracico, ma anche in stati ansiosi che alcuni passeggeri possono manifestare prima del volo».
L’ambulatorio di primo soccorso aeroportuale, che ha aperto i battenti all’interno dell’aeroporto “Liberi” di Pescara, è attivo tutti i giorni dalle 6 del mattino fino a mezzanotte, con reperibilità nelle ore notturne restanti.
«Ma al di là dei casi singoli», sottolinea il responsabile del servizio Mancinelli, «è alla gestione del piano emergenze aeroportuale che prestiamo particolare attenzione, progettato per far fronte a fatti gravi ed eventuali disastri. È in momenti di crisi, infatti, che il nostro servizio deve esprimersi al massimo grado, garantendo efficienza e tempestività. Le esercitazioni in programma sono finalizzate proprio ad addestrare le nostre unità a intervenire in contesti difficili, con feriti da gestire e ambulanze da coordinare». Per questo obiettivo, l’aeroporto è dotato delle cosiddette “scorte intangibili”, vale a dire dispositivi quali barelle richiudibili, spirali, bombole di ossigeno, farmaci e coperte termiche da utilizzare in situazioni di particolare gravità.
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