Paura a Chieti: 78enne si barrica in soffitta e tenta di darsi fuoco, salvato dalla polizia

Attimi di terrore dopo la minaccia di un anziano di togliersi la vita. Tempestivo l’intervento degli agenti
CHIETI. Una storia a lieto fine che con la solerzia e la tempestività degli agenti di polizia della squadra volante di Chieti, diretta dal sostituto commissario Andrea D’Angelo, ha sfumato i contorni di una tragedia iniziata con l’annuncio dell’estremo gesto: è un 78enne teatino, affetto da una grave patologia, a comunicare alla moglie di voler farla finita. In mano ha una bottiglia di alcol puro e un accendino. La donna è terrorizzata, non soltanto dalla decisione tremenda del marito ma anche dai suoi comportamenti aggressivi, che le impediscono di intervenire e la inchiodano al pavimento, mentre lui già sale in soffitta dove ha scelto di togliersi la vita tra le fiamme. Succede tutto in pochi secondi: la donna chiama la polizia, che interviene tempestivamente e precede l’arrivo dei sanitari.
Prima il tentativo di dialogo con l’uomo, che è barricato dentro la soffitta, poi la decisione di entrare forzando la mano: a separare il 78enne dagli agenti della voltante c’è una porta chiusa a chiave. Gli agenti la sfondano e fanno irruzione. Davanti a loro lo scenario puntuale che l’uomo aveva descritto alla moglie: una boccia piena di alcol puro, uno stoppino di fibra tessile fabbricato artigianalmente, poi un enorme bavaglio già imbevuto d’alcol e l’accendino nelle mani dell’uomo. È un intervento tempestivo, che cambia le sorti di una vita barcollando sul filo dei secondi che scorrono incessanti. Gli agenti si fiondano per disarmare l’anziano e scongiurare una tragedia: così le fiamme vengono estinte prima di avvampare e tutto il materiale viene sequestrato e messo in sicurezza, mentre il personale del 118, accorso sul posto, porta l’uomo al pronto soccorso.
@RIPRODUZIONE RISERVATA

