Un balcone addobbato a Filetto

FILETTO

Pecora in premio al Giro d'Italia, esposto per maltrattamento di animali. Il sindaco replica

Per l'Associazione difesa animali e ambiente il Comune ha violato sia la legge che l'etica. Ma Di Nanno precisa: "L'iniziativa non è dell'amministrazione comunale"

 

FILETTO. La pecora messa in palio come premio al traguardo volante di Filetto della tappa Isernia-Blockhaus del Giro d'Italia, dopo essere diventata una notizia che ha fatto il giro del mondo, ora rischia di entrare anche nelle aule di giustizia. L'Aidda - Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente - infatti, ha deciso di presentare un esposto alla procura della Repubblica di Chieti.

Secondo l'Associazione il gesto del sindaco "non solo è di cattivo gusto ma anche in aperta violazione della sentenza del Consiglio di Stato che vieta di proporre animali come premi di gare, lotterie e fiere".

Rifacendosi proprio a questa sentenza gli animalisti di AIDAA si sono rivolti direttamente alla Procura di Chieti per chiedere indagini: "Sulla decisione dell'amministrazione comunale, e in particolare del sindaco Rocco Di Nanno, di tutti gli organizzatori della tappa del Giro d'Italia di porre un animale come premio di un traguardo volante e se lo stesso animale, al momento della decisione di metterlo come premio era ancora vivo, di perseguirli per il reato di maltrattamento di animali. Di verificare, inoltre, se il vincitore del traguardo volante Cataldo Dario ed eventuali altri corridori coinvolti in questa vicenda non abbiamo commesso lo stesso reato".

In una nota stampa gli animalisti di Aidaa affermano che "è una vergogna la decisione di mettere animali vivi e ancora peggio se si tratta di carcasse di animali morti e macellati, magari per l'occasione, come premi per una corsa e, in particolare, se cosi importante e seguita come il giro d'Italia. Prima che una violazione di legge già di per se grave è una violazione etica della dignità degli animali. Tra l'altro nell'anno in cui tale dignità è stata riconosciuta nella Costituzione e ancora peggio è il fatto è che a rendersi protagonista di tale atto volgare sia stato il primo cittadino di Filetto, in provincia di Chieti".

Il sindaco Di Nanno precisa a sua volta che "l'iniziativa non è dell'amministrazione comunale, perché sono state le associazioni del paese ad organizzare l'accoglienza del Giro d'Italia".

Anche per il sindaco, comunque, nessuno a Filetto ha mai avuto intenzione di regalare un animale vivo a un ciclista. Si è trattato, come è sempre stato detto sin dall'inizio, semplicemente di una inziativa goliardica. Un modo per offrire una cena a base di arrosticini - il prodotto simbolo d'Abruzzo - a uno dei ciclisti abruzzesi.