Personale comunale, accordo sull’integrativo

Soddisfatto il sindaco Lapenna. No di Diccap, Uil e Csa. Di Lena (vigili): eliminate le indennità di rischio

VASTO. Dalla soddisfazione espressa dall’amministrazione comunale, al disappunto di quei sindacati che si sono rifiutati di apporre la loro sigla sul contratto integrativo decentrato 2013- 2015. Pareri discordi sul documento che disciplina il trattamento economico del personale comunale e sul quale, già nei mesi scorsi, si erano appuntate le critiche di alcune organizzazioni sindacali, le stesse che l’altro ieri, si sono rifiutate di firmare. Sono il Diccap (che raggruppa la maggior parte dei vigili urbani), la Uil e il Csa (Coordinamento sindacale autonomo).

«Ringrazio e apprezzo il senso di responsabilità dimostrato dalle associazioni sindacali firmatarie», commenta il sindaco di Vasto, Luciano Lapenna, «il contratto, fortemente innovativo rispetto al passato, recepisce le nuove disposizioni in materia di controllo della spesa pubblica. L’augurio è che rassereni i rapporti tra amministrazione e personale con benefici per la collettività vastese».

Per chi non ha firmato mancano, invece, le basi dell’accordo. «Solo quattro componenti delle Rsu su nove hanno sottoscritto il contratto», è la premessa del tenente Antonio Di Lena, segretario territoriale del Diccap, «è venuta a mancare quindi la maggioranza del tavolo sindacale. Non si può fare a meno di rilevare che il contratto integrativo decentrato, formato da norme che contrastano con quelle nazionali, elimina le indennità di rischio e di disagio e aumenta il potere dei dirigenti a cui viene lasciata ampia discrezionalità in merito all’attribuzione dello straordinario. L’amministrazione comunale dice che è migliorativo? Saranno i dipendenti a stabilirlo», conclude il sindacalista che già nei mesi scorsi aveva espresso forti perplessità sul contratto facendosi portavoce del malcontento della polizia municipale.

La partita più spinosa è proprio quella relativa alle indennità di rischio e di disagio che i vigili urbani non percepiscono da alcuni mesi. Anche in questo caso le posizioni sono contrastanti. Secondo l’amministrazione comunale, che fa riferimento a pareri di altri organismi, le indennità non sono dovute. La pensano in maniera diversa al comando di corso Italia. Della questione era stato investito anche il prefetto Fulvio Rocco De Marinis, che aveva promesso il suo interessamento quando nei mesi scorsi era intervenuto per mediare tra le due posizioni e per evitare che la diatriba tra amministrazione comunale e polizia municipale mandasse a monte il servizio notturno estivo. L’alto funzionario si era impegnato a formulare un quesito e a convocare un nuovo incontro a fine estate per fare il punto della situazione. (a.b.)

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