Pingitore: i Comuni come motore di civiltà

17 Novembre 2012

Chieti che ti ridi, il regista del Bagaglino con Pamela Prati e Martufello premiati a palazzo De Majo

CHIETI. Social network, amore e tradimenti, ma anche valore storico dei Comuni italiani e una frase per meglio digerire la futura provincia di Chieti-Pescara. La consegna del premio Chieti che ti ridi a Pierfrancesco Pingitore, Martufello e Pamela Prati a palazzo De Majo, anfitrione d’eccezione Federico Perrotta, a sorpresa spazia ben oltre la presentazione dello spettacolo Amore e corna al tempo di Facebook, questa sera in anteprima nazionale, ore 21, al Supercinema, girotondo di personaggi avviluppati in storie sentimentali, stressati dalla tecnologia e dalla capacità della rete di metterci tutti in un carosello pubblico.

Il gruppo della storica Compagnia del Bagaglino ha appena visitatole sale del museo e ai piedi della Figlia di Iorio del Michetti, Pingitore dice: «Abbiamo scelto Chieti come prima nazionale di questo spettacolo, perché credo che proprio nella provincia italiana, in uno dei tanti affascinanti Comuni della penisola, possiamo dare un volto sempre più particolare a quel pubblico che con tanta passione ci segue in televisione. Viaggiando attraverso i teatri, riscopriamo l’Italia come luogo delle mille città, quella civiltà dei Comuni che l’ha resa grande nella storia e che l’Unità d’Italia ha risucchiato verso i grandi centri e la capitale in particolare. Per me, invece, andrebbe risvegliato lo spirito dei Comuni, non in senso campanilistico ma come motore di civiltà».

Per la prima volta a Chieti, Pamela Prati racconta di «esserne rimasta incantata» mentre Martufello senza remore ammette: «Nei teatri di provincia c’è il pubblico più vero e bello».

Consegnano loro il premio il senatore Fabrizio Di Stefano e il presidente del Cda del Marrucino, Paolo Roccioletti. È il riconoscimento che le Anime comiche, ossia Federico Perrotta, Alessandro Pala, Stefania Pazienza, Simona Colalongo e Gianni Di Paolo, hanno istituito per i personaggi del mondo dello spettacolo. A chi dal palcoscenico ogni volta ci ricorda di essere «Federico Perrotta, 34 anni, di Chieti Scalo, Abruzzo» proprio non si resiste a domandare come la mette con la provincia di Chieti- Pescara. E lui: «35 anni, perché l’anno prossimo ne avrò tanti. Chieti, Pescara, Abruzzo perché la provincia e il senso d’appartenenza rimangono sempre nel cuore», chiosa il comico teatino, «ma se i tagli di spesa fanno progredire il nostro Paese, io sto col progresso».

Sipo Beverelli

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