Piove polvere rossa su balconi e auto
Rocca San Giovanni, residenti preoccupati. Il sindaco Di Rito chiede l’intervento di Nuovo Senso Civico: «Massima allerta»
ROCCA SAN GIOVANNI. Prosegue l’allerta sulle polveri sospette nel comprensorio. Dopo le segnalazioni e successivi prelievi sulla polvere gialla a Lanciano, nel quartiere Santa Rita, sono stati segnalati altri episodi anomali a Rocca San Giovanni, in particolare nella zona della strada provinciale che costeggia Treglio. In tanti sono i residenti che hanno accusato problemi respiratori, bruciori alla gola e agli occhi, allergia e in alcuni casi anche nausea e vomito. Anche in questo caso si tratta di una “pioggia” strana che, a seconda di periodi e a fasi alterne, è gialla, come quella caduta a Lanciano e nella zona immediatamente vicina all’area industriale di Treglio, o rossa.
La polvere rossa. Si tratta di una sostanza collosa rosso vivo, molto coriacea. I balconi, i panni stesi, le auto e i tetti delle case che ridanno su via Per Treglio, la Provinciale che porta verso il casello dell’A14, ne sono pieni. I residenti sono disperati. Quando il fenomeno si ripresenta si barricano in casa e tengono al riparo soprattutto i bambini, che sono quelli a cui i bruciori e i fastidi respiratori si manifestano in maniera più violenta.
La zona colpita. L’area delle reazioni alle polveri sospette e degli odori nauseabondi è molto vasta, va dal centro di Lanciano fino ai quartieri e ai comuni periferici. Dipende dall’alternarsi delle correnti e dei fenomeni meteorologici, ma tutto sembra concentrarsi in una stessa zona, quella vicina o immediatamente vicina alla centrale a biomasse di Treglio, in funzione e operativa dal 2011.
Le segnalazioni. Immediate le segnalazioni al sindaco di Rocca, Gianni Di Rito. «Mi sono attivato subito», spiega, «e ho chiesto all’associazione Nuovo Senso Civico e al suo presidente, Alessandro Lanci, di effettuare le indagini. Questo perché ho seguito la vicenda dei pollini e delle analisi richieste su questi strani fenomeni. C’è massima allerta: se si dovessero riscontrare pericoli per la salute umana e ambientale mi muoverò immediatamente con chi di dovere».
Nuovo Senso Civico. L’associazione, dopo l’allerta del sindaco Di Rito, è andata nelle case dei cittadini. «Ho visto con i miei occhi la polvere rossa», racconta Alessandro Lanci, «una sostanza vischiosa, molto resistente che, nonostante la pioggia caduta sui balconi, è rimasta incollata al pavimento». Lanci ha promesso di effettuare delle analisi, ma ha bisogno di raccogliere un campione più consistente di polvere. «Ci rivolgeremo allo stesso istituto privato del Lazio che ha effettuato le analisi sui pollini», spiega Lanci, «anche perché sia l’Arta e sia il Negri Sud non hanno la certificazione di qualità adatta alla metodica da utilizzare in questi casi».
Le indagini della Procura. «Ci chiediamo che fine abbiano fatto le indagini effettuate nei mesi scorsi dalla Procura di Lanciano sulla centrale a biomasse di Treglio», prosegue Lanci, «abbiamo piena fiducia nell’eccellente lavoro portato avanti dagli inquirenti e che ha portato a tre blitz da parte della Finanza, ma siamo in attesa di sapere che cosa è emerso». La Procura aveva emesso tre avvisi di garanzia nei confronti di un dirigente regionale, un componente dell’Arta (l’Agenzia regionale per la tutela dell’ambiente) e il rappresentante legale della Gtc srl (Gestione Calore Treglio) società proprietaria dell’impianto tra cui figura, con una società valdostana, anche la famiglia Vecere, già titolare del vicino sansificio.
Daria De Laurentiis
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