Pochi vigili e dirigente anomalo Il caso in consiglio comunale

VASTO. Rispetto delle leggi, l’anomalia di un dirigente amministrativo e quindi estraneo al corpo di polizia municipale e l’organico carente in proporzione al numero degli abitanti e agli standard nazionali. Verte su questi tre punti il documento che i vigili urbani di Vasto hanno inviato a tutti i consiglieri comunali in vista dell’assemblea civica convocata dal presidente Giuseppe Forte per lunedì alle 14,30. Una seduta monotematica, interamente dedicata alle problematiche degli agenti e degli ufficiali in forza al comando di corso Italia e che il 24 settembre scorso hanno dato vita a una manifestazione di piazza contro i tagli alle indennità e per reclamare il rispetto della legalità.

Della vertenza aperta tra i vigili urbani e l’amministrazione comunale si parlerà nel corso del consiglio comunale che si annuncia effervescente e che dovrebbe concludersi con l’approvazione di un ordine del giorno. I lavori verranno seguiti da una delegazione della polizia municipale. Alla seduta monotematica, programmata inizialmente per sabato 11 ottobre e poi rinviata a lunedì, si è giunti dopo il rigetto, da parte della maggioranza di centrosinistra, della commissione d’indagine richiesta da Massimo Desiati (Progetto per Vasto) e Etelwardo Sigismondi (Fratelli d’Italia).

Per il sindaco Luciano Lapenna che ha parlato di «operazione trasparenza», sarà l’occasione per ribadire la correttezza dell’amministrazione comunale «che ha sempre operato nel rispetto delle leggi e all’insegna della massima trasparenza». Sul tappeto non ci sono solo i tagli alle indennità di rischio e di disagio, ma anche la nomina di un dirigente estraneo al corpo che, a detta del sindacato, ha ripetutamente interferito sul comandante Orlandino Carusi - sostituito in questi giorni da Luigi La Verghetta - dettando le linee tecnico-operative. Tale circostanza è anche oggetto di un esposto presentato in Procura nelle scorse settimane dal segretario regionale Diccap, Walter Falzani. (a.b.)

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