Polo del cuore e liste d’attesa «Il sindaco alzi la voce»
CHIETI. Lunghe liste di attesa, senologia, palazzina di cardiochirurgia da trasferire, ex ospedale sottoutilizzato, Enrico Bucci, capogruppo del Gruppo misto in consiglio comunale firma un ordine del...
CHIETI. Lunghe liste di attesa, senologia, palazzina di cardiochirurgia da trasferire, ex ospedale sottoutilizzato, Enrico Bucci, capogruppo del Gruppo misto in consiglio comunale firma un ordine del giorno nel quale impegna il sindaco, quale massima autorità sanitaria a convocare il direttore generale della Asl e il presidente della Regione per prendere iniziative per risolvere i numerosi problemi che attanagliano la sanità teatina. Bucci fa un lungo elenco del quale prendiamo solo i punti più importanti. Come la viabilità davanti all’ospedale o le lunghe liste di attesa. Tra i problemi segnalati il declassamento di Senologia, centro di riferimento regionale, oppure la Semeiotica medica soppressa o il trasferimento della Geriatria al Bernabeo, che comporterà un ulteriore aggravio di lavoro per il pronto soccorso, che già insufficiente per i pazienti provenienti da altra provincia, subirà un ulteriore depauperamento delle ambulanze, che saranno chiamate a trasferire a Ortona i malati geriatrici giunti al pronto soccorso di Chieti. Bucci sottolinea che è intenzione della direzione generale di trasferire al Polo cardiologico e dei trapianti i posti letto assegnati alla cardiologia e all’Utic: al IV piano sarebbe assegnata l’Utic, che dovrebbe continuare a condividere i posti con la Tic (terapia intensiva della cardiochirurgia), al IX piano sarebbe assegnata la Divisione cardiologica (sub intensiva e degenza), l’Emodinamica andrebbe al VI piano, lontana dall’Utic, l’Elettrofisiologia all’VIII piano. Nei turni di guardia il cardiologo sarebbe chiamato a un lavoro impossibile considerata la distanza tra i reparti. Ma le criticità elencate da Bucci sono molteplici, tutti da affrontare e per la soluzone dei quali , auspica il consigliere, la giunta comunale si deve porre in prima linea.