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<strong>San Salvo. </strong> Nella giornata di mercoledì alla Pilkington i lavoratori si fermeranno per protestare contro la linea di condotta dell’azienda
Precari a casa, subito quattro ore di sciopero
I sindacati reagiscono con decisione al mancato rinnovo di cinque contratti di apprendistato
SAN SALVO. La Pilkington non rinnova il contratto a 5 precari e i sindacati annunciano quattro ore di sciopero. «Un futuro dignitoso e certezze ai lavoratori»: con questo slogan le Rsu della Pilkington incroceranno le braccia mercoledì prossimo. I rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl e Uil contestano la decisione presa dalla società del gruppo giapponese Nippon Sheet Glass.
A fare infuriare le Rsu è stata la decisione dell'azienda di mandare a casa cinque lavoratori assunti con contratti di apprendistato e che per sei anni hanno lavorato nella fabbrica sansalvese. «La società non ha voluto spiegare le decisioni del provvedimento, nè entrare nel merito del problema. A questo punto i rappresentanti sindacali di fabbrica dichiarano quattro ore di sciopero, un segnale necessario che ci auguriamo porti chi di dovere a riflettere», scrivono in un comunicato le Rsu Pilkington. «In questi anni tutti i precari hanno dimostrato professionalità e attaccamento alla società.
Eppure molti di loro attendono ancora un contratto a tempo indeterminato». I sindacati chiedono la stabilizzazione dei precari ed il rispetto delle regole contrattuali. Soprattutto, spiegazioni. La vicenda è l'emblema delle difficoltà che attanagliano centinaia di giovani del vastese. Le difficoltà di mercato e la crisi congiunturale frena le assunzioni. L'andamento altalenante del settore automobilistico obbliga le aziende a limitare i costi e a ridurre il personale.
Pilkington, però, naviga in acque tranquille. Anzi. L'azienda, costretta a trasferire a San Salvo le lavorazioni della Polonia a causa di un alluvione, ha chiesto ai dipendenti di programmare ad agosto due settimane di ferie anzichè tre, recuperando la terza settimana a settembre. «Se il lavoro c'è perchè mandare a casa dopo sei anni di apprendistato cinque lavoratori?», protestano le Rsu. Le tute blu il 7 luglio si fermeranno le ultime quattro ore di ogni turno.
A fare infuriare le Rsu è stata la decisione dell'azienda di mandare a casa cinque lavoratori assunti con contratti di apprendistato e che per sei anni hanno lavorato nella fabbrica sansalvese. «La società non ha voluto spiegare le decisioni del provvedimento, nè entrare nel merito del problema. A questo punto i rappresentanti sindacali di fabbrica dichiarano quattro ore di sciopero, un segnale necessario che ci auguriamo porti chi di dovere a riflettere», scrivono in un comunicato le Rsu Pilkington. «In questi anni tutti i precari hanno dimostrato professionalità e attaccamento alla società.
Eppure molti di loro attendono ancora un contratto a tempo indeterminato». I sindacati chiedono la stabilizzazione dei precari ed il rispetto delle regole contrattuali. Soprattutto, spiegazioni. La vicenda è l'emblema delle difficoltà che attanagliano centinaia di giovani del vastese. Le difficoltà di mercato e la crisi congiunturale frena le assunzioni. L'andamento altalenante del settore automobilistico obbliga le aziende a limitare i costi e a ridurre il personale.
Pilkington, però, naviga in acque tranquille. Anzi. L'azienda, costretta a trasferire a San Salvo le lavorazioni della Polonia a causa di un alluvione, ha chiesto ai dipendenti di programmare ad agosto due settimane di ferie anzichè tre, recuperando la terza settimana a settembre. «Se il lavoro c'è perchè mandare a casa dopo sei anni di apprendistato cinque lavoratori?», protestano le Rsu. Le tute blu il 7 luglio si fermeranno le ultime quattro ore di ogni turno.
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