Presa con l’eroina nel bosco: sconterà 5 anni in carcere

LANCIANO. Quattro anni fa venne fermata, insieme al figlio, con un carico di droga nascosto in un casolare abbandonato e pronto per essere spacciato. Adesso, dopo due sentenze e la condanna diventata definitiva, si aprono le porte del carcere per Vera Morelli, 66 anni, di Lanciano. Giovedì i carabinieri dell’aliquota operativa del Nor della compagnia di Lanciano hanno dato esecuzione ad un’ordinanza per la carcerazione della donna. La sentenza di condanna della Corte d’appello dell’Aquila è stata dichiarata definitiva dalla Corte suprema di cassazione, che ha giudicato inammissibile il ricorso. Morelli deve scontare cinque anni di reclusione per reati commessi nel 2020. Nel settembre di quell’anno, a seguito di una complessa attività di indagine coordinata dalla procura di Lanciano, i militari del Nor, coordinati dal maggiore Giuseppe Nestola, arrestarono in flagranza di reato la donna e il figlio L.D.R., all’epoca 29enne. Grazie alle segnalazioni dei residenti, da qualche tempo i carabinieri stavano monitorando un’area boschiva in contrada Serroni di Treglio. Dopo giorni di appostamenti, il blitz scattò all’arrivo dell’auto con a bordo madre e figlio. La donna era scesa e aveva raggiunto un piccolo rudere abbandonato dove, da sotto le tegole del tetto diroccato, aveva preso qualcosa, per poi tornare in auto. Qui i militari li fermarono trovando addosso alla donna, nascosti negli slip, due involucri con 100 grammi di eroina. Dalla perquisizione nel casolare, vennero fuori altri involucri, in totale un chilo e mezzo di sostanza sequestrata. Ora Morelli deve espiare in carcere la sua pena. Dopo le formalità di rito, la 66enne è stata trasferita nell’istituto penitenziario di Chieti. (s.so.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA.