Processi veloci e arretrati azzerati Chieti è tra i tribunali più virtuosi

In città la visita del capo del Dipartimento dell’organizzazione giudiziaria: è un modello da seguire La durata di un processo civile si attesta su 283 giorni contro i 486 previsti dalla media nazionale
CHIETI. Il tribunale di Chieti è tra i migliori d’Italia e sarà preso come modello da seguire. È quanto emerso dall’ultima visita in città di Gaetano Campo, il capo del Dipartimento dell’organizzazione giudiziaria, che si occupa anche dell’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) relativamente alla riduzione dell’arretrato civile e dei tempi di durata media del processo.
La premessa è che il ministero di via Arenula svolge un’attività di costante monitoraggio degli uffici giudiziari italiani, vale a dire i tribunali e le Corti d’appello, per cercare di supportare le realtà più in difficoltà ma anche per studiare quelle virtuose, come Chieti, che risulta molto avanti nel conseguimento degli obiettivi. Con la Commissione europea ne sono stati stabiliti due: il primo, da verificare entro il 31 dicembre di quest’anno, è la riduzione del 95% delle cause civili pendenti al 2019; il secondo, da accertare entro il 30 giugno 2026, è l’abbattimento del 90% degli arretrati fino al 2022.
L’alto dirigente del ministero della Giustizia ha constatato come, per quanto riguarda il target intermedio, il tribunale di Chieti – presieduto da Guido Campli – sia andato oltre, toccando quota 96%, con diversi mesi d’anticipo rispetto alla scadenza da rispettare. Se si considera invece il traguardo finale, il palazzo di giustizia di piazza San Giustino è già all’86%, con ancora due anni di tempo: significa che la percentuale indicata dall’organo europeo può considerarsi di fatto raggiunta e, con molta probabilità, sarà di gran lunga superata. Le notizie positive non finiscono qui: a Chieti la durata media del processo civile è di 283 giorni, mentre nel resto d’Italia si attesta su 486 giorni.
Martedì Campo, insieme ad altri due rappresentanti dello staff che si occupa dell’attuazione del Pnrr, ha incontrato il presidente del tribunale teatino e alcuni magistrati con l’obiettivo di comprendere le misure organizzative adottate per poterle estendere e suggerire agli uffici giudiziari in difficoltà. In base a quanto riscontrato dal capo del Dipartimento, a Chieti a fare la differenza per il raggiungimento dei risultati è stato un monitoraggio quotidiano da parte del presidente Campli dell’attività dell’ufficio, compreso l’andamento dell’arretrato civile, considerato il più complesso. Campo ha ritenuto particolarmente efficace anche l’impiego degli addetti all’Ufficio del processo, con l’affiancamento ai giudici e una generale valorizzazione del contributo di queste nuove risorse.
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