Pronto soccorso, blitz del Nas: spazi angusti e pochi medici 

Ecco l’elenco delle criticità: inadeguata anche la sala d’attesa senza aria condizionata

CHIETI. Spazi angusti, lunghe attese e pochi medici. È questo, in estrema sintesi, il quadro che è emerso dal blitz dei carabinieri del Nas di Pescara al pronto soccorso dell’ospedale di Chieti. Il controllo è scattato nei giorni scorsi e ha evidenziato numerose criticità: adesso la Asl è chiamata a risolverle dopo le proteste di decine di utenti stremati, che sono arrivati a rivolgersi anche alle forze dell’ordine.
LE CRITICITÀ
I militari del Comando per la tutela della salute hanno anzitutto riscontrato spazi insufficienti a garantire l’ospitalità di pazienti che stazionano oltre il limite massimo previsto di sei ore per completare la prestazione di pronto soccorso, con ripercussioni sulla gestione della fase assistenziale. Inoltre l’area ortopedica-sala gessi insiste nell’area dell’urgenza e, di conseguenza, toglie la possibilità di usufruire di ulteriori sale a vantaggio dei pazienti.
ORGANICO INCOMPLETO
Per quanto riguarda i medici, i carabinieri hanno constatato un organico sottodimensionato: nonostante anche il direttore facente funzioni svolga regolarmente turni di servizio, la copertura delle macro-aree (codici rossi, gialli, minori, Covid e Osservazione breve intensiva) è incompleta, tant’è che – spesso e volentieri – ci sono solamente tre medici a fronte dei cinque necessari. L’elenco delle carenze non finisce qui. Il Nucleo antisofisticazione e sanità, infatti, ha riscontrato la persistenza prolungata fino a 48 ore dei pazienti che aspettano di essere ricoverati nei vari reparti di degenza; uno scenario che, molto verosimilmente, è dovuto all’indisponibilità di posti letto. Durante l’ispezione è emersa, tra i codici minori, la presenza di pazienti inappropriati per l’urgenza.
NIENTE ARIA CONDIZIONATA
In questi giorni di grande caldo, un altro problema ha scatenato le rimostranze degli utenti: l’assenza di aria condizionata nella sala di attesa (pre-triage), risultata peraltro inadeguata per il numero dei pazienti. Alla luce dell’elevato afflusso, i carabinieri hanno rilevato come alcuni locali vengano impropriamente utilizzati per l’attesa dell’utenza e dei pazienti in barella: ciò accade, sistematicamente, nella sala chirurgica, in corridoio e nella camera di isolamento.
I DOCUMENTI
I carabinieri hanno acquisito tutta la documentazione necessaria per completare l’attività ispettiva. Tra gli atti, c’è una nota scritta dal direttore facente funzioni del pronto soccorso e inviata alla direzione sanitaria aziendale per segnalare le criticità.
I NUMERI
Nei primi quindici giorni di giugno, gli accessi al pronto soccorso dell’ospedale Santissima Annunziata sono stati 1.975. In reparto risultano in servizio effettivo 16 medici, ulteriori 4 medici di altre unità operativa, che svolgono turni aggiuntivi, 46 infermieri e 31 operatori socio-sanitari.
©RIPRODUZIONE RISERVATA