Proteste efficaci, indicate le nuove vie

Dopo un anno di anonimato è possibile recapitare la posta ai residenti
CHIETI. Fine del labirito e delle indicazioni che finivano nel nulla. Ora per lungo le vie del villaggio del Mediterraneo da ieri è iniziata la posa dei cartelli stradali provvisori per numerare le vie dove ci sono le abitazioni e per indicare i relativi domicili in attesa che il Comune denomini ufficialmente le strade in questione. Il tutto per permettere la consegna della posta all'interno del nuovo mega quartiere dello Scalo.
Che, al momento, è una sorta di rebus per i postini. A denunciare i disagi è stato il Centro che ha riferito delle proteste dei cittadini e di un ricercatore della d'Annunzio che non riusciva a ricevere la corrispondenza a casa, utenze da pagare comprese, Comune e Villaggio Mediterraneo spa sono corsi ai ripari.
La società che ha costruito il nuovo complesso abitativo di via dei Vestini ieri mattina ha iniziato la predisposizione di undici cartelli per numerare le altrettante vie che servono le palazzine innalzate. Sono 250 gli appartamenti occupati a fronte dei 350 realizzati. «Nel villaggio», spiega il costruttore Gianni Di Cosmo, ex presidente della società Villaggio Mediterraneo, «abitano circa un migliaio di persone.
I lavori di nostra competenza relativi agli interventi pubblici, al pari dei collaudi, sono stati ultimati e la zona è passata sotto la competenza del Comune. Comunque stiamo provvedendo a migliorare la logistica del quartiere venendo in contro alle esigenze di chi ha acquistato casa nel villaggio». Nel dettaglio sono stati sistemati cartelli recanti la dicitura «Strada da denominare» con vicino i numeri da 1 a 11 per dare un nome, ovviamente provvisorio, alle undici vie che si snodano attorno alle abitazioni del villaggio Mediterraneo.
Ogni cartello, peraltro, riporta la serie di civici abbracciati. Un prezioso riferimento visivo per i portalettere che, altrimenti, facevano fatica a smistare la posta nel villaggio. Anche perché molti inquilini, sciaguratamente, non hanno neppure apposto il proprio nome e cognome sui citofoni e sulle cassette postali dei vari condomini. «Noi stiamo facendo il possibile», fa sapere l'ufficio distribuzione delle Poste di Chieti, «per consegnare la posta nel villaggio Mediterraneo malgrado oggettive difficoltà di natura pratica.
Chiediamo solo un poco più di collaborazione agli utenti che, almeno, devono preoccuparsi di attaccare nome e cognome sui citofoni e sulle cassette della posta». Il Comune, dopo le polemiche con la società costruttrice, è pronto a fare la sua parte. L'ufficio traffico, su indicazione dell'assessore alla toponomastica Antonio Viola, ha definito una bozza di delibera che porterà alla denominazione delle undici strade che toccano il quartiere villaggio Mediterraneo. «La delibera», annuncia Viola, «passerà all'attenzione del consiglio comunale a settembre.
A stretto giro scatterà l'apposizione dei nuovi cartelli e scompariranno, di conseguenza, i disservizi attuali». Dal villaggio Mediterraneo potrebbe partire anche una mini rivoluzione della toponomastica comunale. «L'idea è quella di dotare case e palazzi di una mattonella in ceramica», aggiunge Viola, «che riporti il logo del Comune, il nome della via e i rispettivi civici. Un'operazione necessaria per dare un'immagine unica alla nostra città».(j.o.)
Che, al momento, è una sorta di rebus per i postini. A denunciare i disagi è stato il Centro che ha riferito delle proteste dei cittadini e di un ricercatore della d'Annunzio che non riusciva a ricevere la corrispondenza a casa, utenze da pagare comprese, Comune e Villaggio Mediterraneo spa sono corsi ai ripari.
La società che ha costruito il nuovo complesso abitativo di via dei Vestini ieri mattina ha iniziato la predisposizione di undici cartelli per numerare le altrettante vie che servono le palazzine innalzate. Sono 250 gli appartamenti occupati a fronte dei 350 realizzati. «Nel villaggio», spiega il costruttore Gianni Di Cosmo, ex presidente della società Villaggio Mediterraneo, «abitano circa un migliaio di persone.
I lavori di nostra competenza relativi agli interventi pubblici, al pari dei collaudi, sono stati ultimati e la zona è passata sotto la competenza del Comune. Comunque stiamo provvedendo a migliorare la logistica del quartiere venendo in contro alle esigenze di chi ha acquistato casa nel villaggio». Nel dettaglio sono stati sistemati cartelli recanti la dicitura «Strada da denominare» con vicino i numeri da 1 a 11 per dare un nome, ovviamente provvisorio, alle undici vie che si snodano attorno alle abitazioni del villaggio Mediterraneo.
Ogni cartello, peraltro, riporta la serie di civici abbracciati. Un prezioso riferimento visivo per i portalettere che, altrimenti, facevano fatica a smistare la posta nel villaggio. Anche perché molti inquilini, sciaguratamente, non hanno neppure apposto il proprio nome e cognome sui citofoni e sulle cassette postali dei vari condomini. «Noi stiamo facendo il possibile», fa sapere l'ufficio distribuzione delle Poste di Chieti, «per consegnare la posta nel villaggio Mediterraneo malgrado oggettive difficoltà di natura pratica.
Chiediamo solo un poco più di collaborazione agli utenti che, almeno, devono preoccuparsi di attaccare nome e cognome sui citofoni e sulle cassette della posta». Il Comune, dopo le polemiche con la società costruttrice, è pronto a fare la sua parte. L'ufficio traffico, su indicazione dell'assessore alla toponomastica Antonio Viola, ha definito una bozza di delibera che porterà alla denominazione delle undici strade che toccano il quartiere villaggio Mediterraneo. «La delibera», annuncia Viola, «passerà all'attenzione del consiglio comunale a settembre.
A stretto giro scatterà l'apposizione dei nuovi cartelli e scompariranno, di conseguenza, i disservizi attuali». Dal villaggio Mediterraneo potrebbe partire anche una mini rivoluzione della toponomastica comunale. «L'idea è quella di dotare case e palazzi di una mattonella in ceramica», aggiunge Viola, «che riporti il logo del Comune, il nome della via e i rispettivi civici. Un'operazione necessaria per dare un'immagine unica alla nostra città».(j.o.)
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