Pulchra, nomine per puntellare la giunta

Udeur e Idv decisivi per reggere la maggioranza: chiedono spazio nella municipalizzata

VASTO. Le nomine scadranno a breve, ma le fibrillazioni nel centrosinistra sono iniziate già da diversi da mesi. In ballo ci sono le due poltrone nel consiglio d’amministrazione della Pulchra, la società mista pubblico-privata che gestisce il servizio di igiene urbana. A rappresentare il Comune sono Enrico Tilli, che del Cda è il presidente, e Ezio Di Santo.

Sono entrambi in quota Pd, partito in forte difficoltà dopo le ultime defezioni. La riconferma di Tilli e di Di Santo, presenti nel consiglio di amministrazione della Pulchra insieme all’imprenditore Gianni Petroro (che della Spa è amministratore delegato), è un’ipotesi che diventa ogni giorno meno probabile stando ai fermenti in corso nella maggioranza dove ci sono l’Italia dei valori e l’Udeur che scalpitano per piazzare i loro rappresentanti nel consiglio d’amministrazione, finora appannaggio del Partito democratico. «Il Pd non può pensare di giocare questa partita da solo», avverte Alfredo Bontempo, commissario dell’Idv, «non abbiamo candidati da inserire in quelle caselle, ma come partito chiediamo che ci venga riconosciuto il giusto peso politico. Vogliamo sederci al tavolo delle trattative per condividere le scelte insieme agli alleati».
Stesse rivendicazioni da parte dell’Udeur che con il suo rappresentante in consiglio comunale, Riccardo Alinovi è diventato determinante per la maggioranza che viaggia ormai a ranghi ridotti dopo le ultime defezioni.
Stando alle voci che girano con insistenza nei corridoi della politica Alinovi avrebbe chiesto la presidenza della Pulchra.

Punta, quindi, decisamente in alto. «Non è proprio così», afferma l’esponente del partito di Mastella, «ma è evidente che Tilli non può essere riconfermato nell’incarico per tutta una serie di motivi. L’Udeur vuole avere voce in capitolo nella discussione che si aprirà tra le forze di maggioranza. Le scelte vanno condivise con gli altri partiti del centrosinistra». Insomma, anche se in perfetto politichese, sia l’Udeur che l’Italia dei valori confermano di voler dare filo da torcere al Partito democratico, il cui peso, dopo le fughe e i cambi di casacca, si è notevolmente ridotto. Non sarà facile per il sindaco Luciano Lapenna (Pd) trovare la quadratura del cerchio.

Accontentare Alinovi, dandogli la presidenza della Pulchra, significa del resto creare altri scontenti nel suo partito e con una maggioranza risicata, come quella che ha oggi, non se lo può permettere, perché rischia di non avere più i numeri in consiglio comunale per approvare i provvedimenti. Per poter continuare ad amministrare fino alla scadenza del mandato prevista per il 2011, Lapenna ha bisogno di truppe allineate e compatte. Non può permettersi il lusso di altre defezioni visto che dal 2006 ad oggi ha perso ben cinque consiglieri, quasi tutti della ex Margherita. Sono andati a rinfoltire i banchi dell’opposizione che attualmente conta 14 rappresentanti, tre in meno rispetto al centrosinistra.

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