Punizioni dell’ex parroco le testimonianze in tv

2 Febbraio 2013

Ai “Fatti vostri” di Magalli, su Raidue, il racconto delle penitenze di don Andrè «Ci convinceva che attraverso le umiliazioni potevamo purificare l’anima»

LANCIANO. «Ho visto persone che hanno perso del sangue dopo aver ricevuto le frustate sulla schiena con il rosario». Nuovi particolari emergono dai racconti degli ex componenti della Legio Sacrorum Cordium, l’associazione religiosa fondata in città dall’ex parroco di Sant’Agostino, André Facchini. Le rivelazioni shock questa volta vanno in onda su una tv nazionale. Ieri la trasmissione di Raidue, “I fatti vostri”, condotta da Giancarlo Magalli, ha portato alla ribalta nazionale la spinosa vicenda, che attualmente è oggetto d’indagine da parte della Procura di Lanciano. Ospite Serena Giannico, direttore di Abruzzolive tv, che per prima ha portato alla luce i racconti di penitenze e punizioni inflitte dall’ex sacerdote, anche nei confronti di minorenni. Fatti e dichiarazioni che dovranno essere provati e sulle quali la magistratura si dovrà pronunciare prima di emettere giudizi definitivi. Sono stati passati in rassegna anche alcuni articoli pubblicati dal Centro.

Mentre gli inquirenti raccolgono prove e deposizioni, i testimoni anonimi continuano a parlare e a rivelare particolari. «Bisognava benedire gli indumenti intimi del coniuge per scongiurare o farlo uscire da un tradimento», racconta un ragazzo alle telecamere Rai. «Ci convinceva che attraverso le umiliazioni purificavamo l’anima, salvando noi stessi e le anime di altri», dice un’altra giovane riferendosi all’ex parroco. «Perché si accettava di subire queste umiliazioni?», chiede l’intervistatore. «All’inizio sembra tutto bello, hai tanti amici che ti aiutano in un momento di difficoltà», spiega il ragazzo, «tanti nella Legio avevano problemi personali e familiari. Le imposizioni venivano somministrate gradualmente». «Si pagava una quota mensile e poi c’erano le messe e le donazioni», continua la giovane, «ci dicevano che le somme servivano per la parrocchia, ma poi i soldi non c’erano mai, neanche per il riscaldamento».

I due testimoni intervistati dai “Fatti vostri” raccontano poi di come don Andrè violasse il segreto confessionale («Ci rivelava i peccati, anche gravi, degli altri associati o quelli dei suoi colleghi sacerdoti»), fatto per cui, secondo il diritto canonico, è prevista la scomunica. Facchini attualmente non ricopre incarichi pastorali. Ma oggi sono in molti a chiedersi se e quanto la Curia frentana sapesse e perché, nel caso, non sia intervenuta prima. In attesa che la giustizia faccia il suo corso, i due testimoni a una conclusione sono arrivati: «Doveva essere un’associazione religiosa, ma era più una setta».

Stefania Sorge

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