Pupillo-Valente, giunta decisa nel multipiano

La stretta di mano e l’abbraccio immortalati in una foto. Il sindaco: la maggioranza è parcheggiata

LANCIANO. L’occasione è stata l’inaugurazione del parcheggio di via Milano. Il primo incontro pubblico, dall’inizio della crisi amministrativa, tra il sindaco Mario Pupillo e Pino Valente, leader di Progetto Lanciano, è avvenuto nei livelli interrati del nuovo multipiano. Il gruppo civico si è presentato alla cerimonia al gran completo, dal coordinatore Marcello Rovetto ai consiglieri comunali, Giacinto Verna, Michele Ucci e Giuseppe Ferrante. L’ex vicesindaco e il primo cittadino, dopo un momento di imbarazzo, si sono stretti la mano e abbracciati. In un angolo hanno scambiato qualche parola. La tensione è stata rotta dalla proverbiale ironia di Pupillo: «È proprio il caso di dire che la maggioranza è parcheggiata».

Volti distesi, abbracci e sorrisi, a discapito dei resoconti dell’incontro della sera precedente tra le forze di maggioranza, che vogliono Progetto Lanciano fuori, a dare l’appoggio esterno. Toni accesi e parole forti, ma la lunga riunione in municipio (dalle 18 fino quasi alle 24) non è servita a trovare un accordo tra le parti. Formalmente lo strappo si è consumato sul numero di assessori da sostituire dopo l’azzeramento. Tre cambi chiede Progetto Lanciano, due ne ha in mente il sindaco, che avrebbe proposto i nomi dell’avvocato Enzo Antonucci, presidente dell’Isi, e di Amanda De Menna (Prc), esponente del comitato “Acqua bene comune”, per sostituire Marcello D’Ovidio e Antonio Di Naccio.

Le deleghe sarebbero rimesse in discussione. «Ci sono ruoli istituzionali da rispettare», ribadisce Pupillo, «ma le incomprensioni vanno superate per senso di responsabilità verso la città. Entro lunedì chiariremo. Se riusciremo a portare avanti il progetto, ci sono tante opere in cantiere pronte a partire, che faranno vedere alla città che l’amministrazione lavora».

Valente, intanto, tace. Se l’appoggio esterno fosse la scelta definitiva, con 11 consiglieri, più il sindaco, contro i 10 dell’opposizione mancherebbero i numeri per votare il bilancio (ne servono almeno 13). Senza una maggioranza certa, Pupillo potrebbe anche valutare di rassegnare le dimissioni.

Stefania Sorge

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