Bozzi: l’ente ha i soldi?

Quote di depurazione «Dalla Sasi rimborsi per migliaia di euro»

LANCIANO. «Entro il 30 settembre la Sasi dovrà sborsare centinaia di migliaia di euro per rimborsare tutti gli utenti che in passato hanno pagato i canoni di depurazione, in assenza del servizio di...

LANCIANO. «Entro il 30 settembre la Sasi dovrà sborsare centinaia di migliaia di euro per rimborsare tutti gli utenti che in passato hanno pagato i canoni di depurazione, in assenza del servizio di depurazione. Mi auguro che i bilanci Sasi consentano questi pagamenti».

Dopo le contestazioni per la nuova struttura organizzativa approvata dal Cda presieduto da Domenico Scutti, da ora è la questione dei canoni di depurazione ad accendere una nuova polemica attorno alla Sasi. A sollevare il problema è il consigliere di Gessopalena, Tullio Bozzi. «La situazione è semplice», spiega Bozzi, «la Sasi entro il 30 settembre deve rimborsare gli utenti che hanno fatto richiesta, della parte di tariffa idrica destinata alla depurazione, se il servizio non è stato reso. Per pagare occorreranno centinaia di migliaia di euro che incideranno negativamente sui bilanci. Bilanci che non si sa fino a che punto siano rosei».

Bozzi spiega che il commissario straordinario alla spending review, Carlo Cottarelli, nei giorni scorsi ha pubblicato uno screening sui bilanci 2012 di società pubbliche italiane, con partecipazioni degli enti locali, con conti in rosso e redditività sotto lo zero. Tra queste c’è anche la Sasi con -366 mila euro. «Ora, invece, pare che il bilancio 2013 sia in attivo e mi auguro che resti in attivo anche per il 2014», dice Bozzi, «alla luce delle ultime assunzioni e delle promozioni di dipendenti. Mi chiedo, però, se nei bilanci 2012 e 2013 sono state previste le quote di depurazione che la società deve rimborsare agli utenti che ne hanno fatto richiesta». Rimborsi dovuti come deciso dalla Corte costituzionale nel 2008. Gli utenti, in pratica, non sono tenuti a pagare i canoni di depurazione in assenza del servizio, se il sistema fognario è sprovvisto di impianti centralizzati di depurazione o se questi sono temporaneamente inattivi”. «Il termine di prescrizione del diritto al rimborso è quinquennale», conclude Bozzi, «pertanto il rimborso spetta per il periodo dal 15 ottobre 2003 al 15 ottobre 2008. Ma, mentre le altre società di gestione idrica hanno dato i rimborsi, la Sasi ha continuato ad imporre la quota di depurazione anche nel 2009 e 2010, quindi, le annualità da rimborsare sono sette. Ora, poiché il rimborso deve essere pari al corrispettivo pagato dall’utente e degli interessi maturati, la Sasi dovrà sborsare in unica soluzione centinaia di migliaia di euro». (t.d.r.)

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