Il professor Gabriele Di Giammarco, cardiochirurgo

CHIETI

Ragazzo morto, scoperta malformazione alla coronaria

Autopsia sul 15enne che ha perso la vita mentre giocava a calcetto. Il cardiochirurgo Di Giammarco: "Non è stato possibile salvarlo, un grande dolore"

CHIETI. Avrebbe evidenziato una malformazione alla coronaria, difficile da individuare con esami di tipo strumentale, il riscontro diagnostico eseguito oggi al policlinico di Chieti su Lorenzo Verna, il 15enne di Milano, morto ieri sera a Francavilla al Mare, dove era in vacanza, mentre giocava a calcetto. Il ragazzo si è accasciato e non si è più ripreso.

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Comunque bisognerà attendere l'esito degli esami istologici per stabilire se la causa della morte può essere attribuita alla malformazione. Il riscontro è stato effettuato dal dottor Pietro Falco, responsabile della Medicina Legale dell'Asl Lanciano-Vasto-Chieti e i risultati completi si conosceranno fra circa un mese. È stato il professore Gabriele Di Giammarco, direttore della Clinica Cardiochirurgica del policlinico di Chieti, a chiedere il riscontro diagnostico per quella che è una morte improvvisa. «È arrivato praticamente morto» spiega Di Giammarco all'Ansa, «per cui tutto quello che è stato fatto di ulteriore rispetto a quello che era stato già fatto, non ha sortito alcun effetto, come non ha sortito alcun effetto quello che avevano fatto tutti quelli che l'hanno soccorso fino al momento in cui è arrivato in Pronto soccorso: si è fatto un'ora e mezzo di massaggio cardiaco esterno con intubazione e ventilazione, senza avere neanche un minimo di ripresa, un edema polmonare imponente. É stato portato dall'anestesista di guardia in Terapia intensiva direttamente in sala operatoria perché pensavamo di poter far qualcosa, ma non c'è stato niente da fare. Eravamo preparati per utilizzare qualsiasi mezzo a nostra disposizione per poterlo tenere in vita» prosegue Di Giammarco «e magari precisare quella diagnosi del problema che ha portato a questa morte improvvisa, perché si è trattato di una morte improvvisa, prontamente soccorsa, prontamente sottoposta a manovre rianimatorie fin dal campo di calcio, che però non si è riusciti a invertire, non è stato un paziente rianimabile e lo dico con un grande dolore».