Ragazzo rapinato, processo al mandante

4 Maggio 2014

L’esecutore fa il nome del presunto complice: udienza martedì. Il difensore: il mio cliente è innocente

VASTO. Rapina aggravata. É l'accusa della quale è chiamato a rispondere P.C. uno studente universitario di 24 anni di Vasto. La vicenda della quale è accusato di essere stato il mandante è avvenuta la sera del 4 settembre 2013 in via Del Porto. Una vicenda che suscitò grande scalpore e tanta preoccupazione fra i residenti di via Del Porto.

LA STORIA. Un ragazzo di 20 anni esce per trascorrere la sera con gli amici, ma pochi secondi dopo la serata per lui diventa un incubo. Un giovane con il volto camuffato appostato dietro i bidoni della spazzatura salta alle sue spalle con un coltello. Prima lo minaccia poi inizia a colpirlo. La vittima reagisce e ferisce il suo aggressore che comunque riesce a scappare con 70 euro rubati al ragazzo.

L'EPILOGO. I due protagonisti della movimentata sequenza finiscono entrambi al pronto soccorso. La polizia riesce ad identificare l'aggressore, F.O.S. 24 anni, straniero.

Il giovane patteggia una pena di 2 anni e 8 mesi di reclusione e lascia l'Italia. Prima di andare via però chiama in correità un'altra persona, P.C. uno studente universitario di 24 anni. Secondo F.O.S. sarebbe stato lui il mandante dell'aggressione. Un'accusa gravissima . P.C. finisce ai domiciliari e ci rimane per diverse settimane. Ora è a Pescara per seguire gli studi ma con l'obbligo di dimora.

IL PROCESSO. A giudicarlo martedì sarà il collegio di giudici formato dal presidente Italo Radoccia, a latere Fabrizio Pasquale e Michelina Iannetta. «Il mio cliente nega le accuse mosse da F.O.S. e in aula dimostreremo che è innocente», dice l'avvocato Angela Pennetta, difensore dell'imputato. Altro per il momento non dice l'avvocato. Non è escluso che la difesa a supporto della propria tesi si avvalga delle dichiarazioni di qualche testimone.(p.c.)

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