Rifiuti, calano le tariffe nei 53 Comuni di Cerratina

I sindaci-soci di EcoLan approvano il bilancio con un utile di 20mila euro Sconti a i paesi ricicloni ma Lanciano e Mozzagrogna perdono l’ecoristoro

LANCIANO. Tariffe più basse per tutti, ma niente più Ecoristoro per Lanciano e Mozzagrogna. Sono alcune delle principali novità emerse dall'assemblea dei soci di EcoLan spa, ex Consorzio smaltimento rifiuti, che ieri ha annunciato la chiusura del bilancio di esercizio del 2013 con un utile di circa 20mila euro. «Siamo partiti nel marzo scorso con un buco di 300mila euro», sottolinea il presidente della EcoLan, Massimo Ranieri, «e una perdita prevista di oltre un milione di euro. Grazie a un’operazione severa di spending review e a diverse azioni e investimenti sugli impianti, tra cui la riapertura della piattaforma mobile di Cerratina, siamo riusciti a chiudere in utile: un risultato che ci ripaga di tutti gli sforzi effettuati in questo periodo». «Avevamo visto giusto», commenta il sindaco di Lanciano, Mario Pupillo, «la strategia di nominare un nuovo consiglio di amministrazione della EcoLan e un tecnico ed esperto del settore come presidente della società è stata vincente».

L’ecoristoro. Dal 2 maggio, secondo una delibera di giunta regionale pubblicata sul Bura che fa seguito a una sentenza del Consiglio di Stato, i Comuni di Lanciano e Mozzagrogna non avranno più diritto all’ecoristoro, la somma che ogni impianto (in questo caso la discarica di Cerratina) che crea un impatto sul territorio deve ai Comuni dove risiedono le attività dell’impianto stesso. Nel caso di Lanciano si tratta di centinaia di migliaia di euro l’anno. Secondo un calcolo dell’Ecologica Sangro, gestore della discarica di Cerratina, in 18 anni al Comune di Lanciano sono andati 14.824.000 euro di ecoristoro. Se si calcola che la tariffa è di circa 7 euro per tonnellata di rifiuti e che Cerratina ha la concessione per accogliere 70mila tonnellate annue di pattume, il conto è presto fatto. Ma è anche vero che la raccolta differenziata porta a porta in numerosi Comuni-soci della EcoLan ha ridotto notevolmente l’ingresso dei rifiuti indifferenziati nella discarica frentana. Quest’anno a Cerratina dovrebbero essere trattate circa 20mila tonnellate di rifiuti. Ma per Lanciano e Mozzagrogna si trattava, comunque, di soldi extra che arrivavano a rimpinguare le casse comunali. «Una bella batosta che continua a penalizzare il nostro Comune», commenta amaro il sindaco di Lanciano Pupillo, «si tratta di una valutazione assurda perché il senso dell’ecoristoro è indennizzare quei Comuni che subiscono tutta una serie di disagi a causa della presenza della discarica. Stiamo valutando se questa sentenza possa non riguardare Lanciano dal momento che l’ecoristoro era il risultato di una convenzione tra Regione e gestore della discarica».

La tariffa. Nel frattempo però, senza l’ecoristoro - costo che va dai 7 ai 10 euro - la tariffa di smaltimento e trattamento dei rifiuti si abbassa per tutti e 53 i Comuni-soci della EcoLan. La spesa per il pattume aveva già subito un sensibile ribasso grazie alla riapertura dell’impianto mobile di Cerratina, operazione che consente che i rifiuti indifferenziati possano essere trattati e smaltiti invece che nell’impianto Deco a circa 150 euro a tonnellata, a Carpi e nella stessa Cerratina con un ribasso che si aggira sui 20-22 euro a tonnellata. E pagheranno ancora meno i cosiddetti Comuni “ricicloni”. La EcoLan, infatti, ha previsto un’ulteriore ripartizione della tariffa che tiene conto dei Comuni che effettuano la raccolta porta a porta, la raccolta solo stradale o la raccolta mista. Pagheranno meno quei Comuni che raggiungono una percentuale di raccolta differenziata di oltre il 65%.

Daria De Laurentiis

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