Rifiuto delle notti, vigili indagati

Avvisi di garanzia per interruzione di pubblico servizio per due agenti che non fecero i turni

VASTO. Sanzioni disciplinari, denunce, veleni e perfino un’inchiesta della magistratura. È sfociata in due avvisi di garanzia, notificati a due ufficiali della polizia municipale, la querelle sul servizio notturno, il solito tormentone che quest’estate ha riservato più di un colpo di scena. La Procura di Vasto ha infatti aperto una indagine sul comportamento avuto da due graduati ai quali sono stati contestati i reati di omissione in atti d’ufficio e interruzione di pubblico servizio. Circa un mese fa sulla scrivania dei magistrati vastesi sono finiti due esposti presentati dal Diccap, (il sindacato autonomo che raggruppa la maggior parte dei vigili urbani) e che riguardano presunte irregolarità nella nomina del dirigente e la violazione delle norme sulla sicurezza dei lavoratori.

L’inchiesta. Stando alle poche indiscrezioni trapelate dovrebbe ruotare intorno alla disposizione di servizio del dirigente della polizia municipale Enzo Marcello per la istituzione del turno serale e notturno. A tale disposizione il comandante Orlandino Carusi ha ottemperato, salvo una breve interruzione dovuta al ricevimento di una diffida del sindacato che gli ha intimato di sospendere il servizio per mancanza di determinate condizioni, quali, ad esempio, la sicurezza dei lavoratori. L’indagine - che sarebbe stata aperta per una informativa dell’ex dirigente del commissariato, Cesare Ciammaichella, - fa il paio con la sanzione disciplinare comminata al comandante, sospeso cinque giorni dal servizio con un provvedimento del dirigente Marcello contestato dal sindacato e dalla polizia municipale. Bocche cucine al comando della polizia municipale di corso Italia dove il malumore che serpeggia da tempo è aumentato dopo il consiglio comunale monotematico di venerdì, nel corso del quale è stato impedito ai vigili urbani presenti in aula di prendere la parola e deciso di rinviare la seduta per consentire la partecipazione di tutte le sigle sindacali.

Un nuovo consiglio comunale sulla polizia municipale. Ieri la conferenza dei capigruppo, convocata dal presidente del consiglio comunale Giuseppe Forte, ha stabilito che l’assemblea civica sulle problematiche della polizia municipale si terrà il 4 novembre e sarà allargata a tutti i sindacati. Praticamente l’aula, come ha osservato il consigliere Nicola Del Prete (indipendente) si trasformerà in una “contrattazione decentrata”. Secondo le minoranze si tratta dell’ennesimo escamotage per impedire ai vigili di parlare e di ribattere punto per punto alle questioni sollevate dal sindaco Luciano Lapenna nella seduta di venerdì scorso finita con l’uscita dall’aula consiliare dei vigili. «Durante l’ultimo consiglio comunale ho citato Ennio Flaiano, ho detto che la situazione è grave, ma non è seria», commenta il consigliere Davide D’Alessandro, «con la presenza di tutte le sigle sindacali l’aula sarà trasformata in una palestra per rivendicazioni e contrattazioni, quando la polpa del problema è altrove. C’è solo un sindaco inadeguato e bisognoso di opporre qualche sigla amica a fare da controcanto alle giuste considerazioni del corpo di polizia municipale, un sindaco che dimostra totale incapacità a gestire e a risolvere i problemi. Due consigli inutili al posto di una bella commissione d’indagine, non concessa proprio per il timore di fare luce sulle spericolate azioni del primo cittadino, più volte invitato dagli stessi vigili a ripristinare la legalità. Lui non ancora la ripristina». (a.b.)

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