Rivolta in Sel per i candidati da Roma

Beffa per l’assessore comunale Suriani, sostituita. I militanti pronti a restituire le tessere al partito

VASTO. Pronti a restituire le tessere se la segreteria nazionale non dovesse tener conto dei risultati delle elezioni primarie. Sono in subbuglio i circoli cittadini di Sel dopo la decisione di catapultare in Abruzzo candidati che, oltre a non aver partecipato alla consultazione democratica, non sono neanche espressione del territorio. È il caso di Roberto Natale che nei giorni scorsi ha rassegnato le dimissioni da presidente della Federazione nazionale della stampa (Fnsi) per partecipare alle elezioni politiche. Il giornalista prenderebbe il posto dell’assessore comunale, Anna Suriani, risultata la più votata della regione nella lista del Senato. Una beffa per la delegata all’ambiente della giunta comunale che ha partecipato alle primarie del 29 dicembre raccogliendo 1.160 voti e che così si vedrebbe sbarrata la strada verso Palazzo Madama.

I circoli della provincia di Chieti sono sul piede di guerra e la stessa Federazione dissente apertamente contro la manovra di calare candidati dall’alto. Logiche che sanno di stantio per i militanti, i quali ora si chiedono che senso ha fare le primarie se poi si continua a prendere decisioni al chiuso delle segreterie.

«È una decisione imprevista e incomprensibile», commenta Alessandro Cianci, segretario provinciale del partito di Vendola, «siamo contrari ai giochi di vertice che catapultano candidati che non sono espressione del territorio. Faremo le nostre proteste con forza e veemenza. Tutta la Federazione di Chieti è in rivolta».

Cianci ieri pomeriggio è partito alla volta di Pescara, insieme alla Suriani, per incontrare la segreteria regionale e far presente, in quella sede, il malcontento dei circoli. Iscritti e militanti sono pronti a restituire le tessere. Qualcuno l’ha già fatto. È il caso di Ernesto D’Adamo che ha anche scritto una lettera aperta a Nichi Vendola, leader nazionale di Sel.

A queste logiche non è estraneo neanche il Partito democratico che ha fatto delle primarie il suo cavallo di battaglia. In questo caso a essere in bilico è Angelo Pollutri. Il sindaco di Cupello, al terzo posto in provincia di Chieti, potrebbe perdere ogni possibilità di essere eletto se il partito dovesse catapultare candidati da Roma. Posto sicuro a Montecitorio, invece, per Maria Amato, seconda in provincia di Chieti, subito dopo il senatore uscente Giovanni Legnini.

Anna Bontempo

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