CHIETI

Salame locale in vendita nel supermercato, ma è ungherese

Multata ditta laziale che commercializzava i prodotti senza rispettare l'indicazione. La scoperta da parte dei carabinieri del Gruppo forestale

CHIETI. I militari del Gruppo carabinieri forestale di Chieti hanno inflitto una sanzione amministrativa di 4mila euro ad una ditta del Lazio per aver venduto salumi con etichette ingannevoli in ordine alla provenienza geografica degli alimenti. I militari hanno rinvenuto in vendita in un supermercato teatino alcune confezioni preimballate di salumi che riportavano sulla pagina frontale dell’etichetta un chiaro riferimento ad un’origine locale dei salumi commercializzati, con un richiamo, solo tra gli ingredienti, alla provenienza UE della carne suina utilizzata.

L’attività del Nipaaf ha consentito di verificare che la materia prima utilizzata aveva origine “Ungheria” e che il prodotto era stato integralmente lavorato e trasformato in località che non avevano alcuna attinenza con quanto suggerito in etichetta, in violazione del regolamento 1169/2011, che prescrive al livello comunitario le informazioni da riportare in etichetta. Il Regolamento UE 1169/2011 prevede infatti che le informazioni sugli alimenti debbano essere precise, chiare e facilmente comprensibili per il consumatore e non devono indurlo in errore per quanto riguarda le caratteristiche dell’alimento e, in particolare, la natura, l’identità, le proprietà, la composizione, la quantità, la durata di conservazione, il paese d’origine o il luogo di provenienza, il metodo di fabbricazione o di produzione.

La ditta ha immediatamente provveduto al pagamento dell’importo contestato, prevedendo il ritiro dei prodotti difformi e la modifica dell’etichettatura ingannatoria.