Salesiani, si spacca la minoranza
Centro sportivo al Comune. D’Alessandro: l’opposizione c’è solo fuori dall’aula
VASTO. «A Vasto l’opposizione esiste non in aula, ma fuori». Punta l’indice contro i colleghi della minoranza, Davide D’Alessandro, che dopo aver dovuto ingoiare la bocciatura della mozione sugli assegni ad personam, anche a causa dell’assenza di chi quel documento lo aveva firmato, torna alla carica sull’acquisizione del complesso sportivo dell’Opera Salesiana. Il consiglio comunale ha dato il via libera all’operazione, nonostante dai banchi dell’opposizione fossero arrivati ripetuti inviti alla prudenza e richieste di approfondimento sulla capacità di indebitamento dell’ente, sul piano investimenti e sulla futura gestione degli impianti. La maggioranza non ha voluto sentire ragioni e ha votato il provvedimento, mentre le minoranze sono uscite dall’aula consiliare.
«Ho letto con piacere che persino a Vasto esiste una qualche opposizione. Purtroppo, non in aula ma fuori, come dimostrano le presenze o le assenze», attacca D’Alessandro che si definisce un “libero battitore”, «resta un problema: chi rimprovera alla maggioranza di non aver convocato una commissione sul tema, come la pensa sull’acquisizione? È favorevole o contrario? Ce la fa a pronunciare un sì o un no sui Salesiani? Io, in aula, non fuori, per correttezza ho aderito alla scelta dei colleghi non partecipando al voto ma, temendo che potesse essere scambiato per un atto pilatesco, ho preso la parola e in un discorso di cinque minuti, a prescindere dalla sveltina inqualificabile della maggioranza, ho espresso tutta la mia contrarietà sull’intera operazione. Ho anche scommesso. Sapete, dopo l’acquisizione da parte del Comune, chi gestirà gli impianti? L’Opera Salesiana. Così, tutti vissero felici e contenti. Maggioranza e minoranza. Tranne i cittadini vastesi, chiamati ad accollarsi l’ennesimo debito», conclude D’Alessandro che, subito dopo la bocciatura della mozione sugli assegni ad personam, ha pensato di dimettersi dalla carica di consigliere.
Anna Bontempo
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