«Sanità, Abruzzo presto fuori da marginalità»

Il governatore Marsilio e l’assessore Verì al convegno in ateneo sull’innovazione e la sostenibilità
CHIETI. Ricerca scientifica e innovazione in sanità: obiettivi da perseguire attraverso la creazione di nuovi centri di ricerca su cui dicono di voler puntare il presidente della Regione Marco Marsilio e l’assessore alla salute Nicoletta Verì.
Ospiti del convegno di ieri all'università d'Annunzio su “Innovazione e sostenibilità in sanità”, Marsilio e Verì vogliono in questo modo «uscire dalla marginalità che ha caratterizzato il mondo della sanità e della ricerca e soprattutto della ricerca scientifica applicata nella sanità abruzzese». Presidente e assessore sono stati accolti dal rettore dell’ateneo dannunziano Liborio Stuppia e dal direttore generale della Asl, Thomas Schael. L’obiettivo delle strategie regionali è quello di «individuare le eccellenze del territorio», ha detto Marsilio, «che possono garantire un salto di qualità anche in termini di ricerca scientifica e di innovazione applicata alla sanità. Abbiamo investito molto sulla digitalizzazione della sanità, anche a partire da banalità come il cambio del medico attraverso il cellulare. Eppure, questa era un’operazione che solo cinque anni fa l’Abruzzo si sognava. Oggi, invece, questo servizio è garantito e sembra una cosa scontata. Così come le prenotazioni delle visite specialistiche che oggi si possono fare attraverso una piattaforma telematica, con il telefonino, in pochi secondi».
Questo», ha sottolineato il presidente, «significa aver portato l’Abruzzo fuori dall’analfabetismo digitale tanto è che oggi in molti servizi sanitari, l’Abruzzo non solo ha recuperato terreno ma in molti casi si pone persino all'avanguardia rispetto a regioni molto più blasonate che hanno una reputazione di tecnologia avanzata sicuramente migliore della nostra».
Per l'assessore Verì la grande preoccupazione che oggi emerge in sanità è che, a causa dei costi elevati, si arrivi a una sanità non più sostenibile. «Un problema», ha spiegato l’assessore, «non solo abruzzese ma di livello nazionale. E allora qual è la cura? Qual è la terapia? L’innovazione tecnologica, l’innovazione digitale. È questo lo strumento. Uno strumento che, però, deve passare attraverso la consapevolezza dell'importanza, da un punto di vista sanitario, di non rifiutare l’approccio a tutto ciò che rappresenti innovazione».
Verì ha poi ripercorso i risultati raggiunti in tema di digitalizzazione della sanità: dalla ricetta dematerializzata, al portale della sanità, alla possibilità di prenotare le visite, alla possibilità di mettere in atto tutto un processo di refertazione, ancora da implementare. «C’è ancora tanto da fare», ha concluso l’assessore, «ma siamo sulla strada giusta». (a.i.)
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