L’interrogazione

Scala mobile ko, i montiani: «Verifiche sull’appalto»

CHIETI. Un’interrogazione a risposta orale in aula per cercare di fare chiarezza sul capitolato di appalto finalizzato alla manutenzione della scala mobile. E’ stata depositata ieri alla segreteria...

CHIETI. Un’interrogazione a risposta orale in aula per cercare di fare chiarezza sul capitolato di appalto finalizzato alla manutenzione della scala mobile. E’ stata depositata ieri alla segreteria generale del comune da Alessandro Giardinelli, capogruppo di Scelta civica per l’Italia. Un’iniziativa che arriva all’indomani del nuovo blocco di una rampa della scala a motore chiamata a collegare il terminal bus di via Gran Sasso al cuore del centro storico. Un impianto fondamentale per la già complessa viabilità cittadina anche perché i lavori di completamento del tunnel pedonale sono fermi da tempo immemore e purtroppo non riprenderanno a breve. In tal senso la scala mobile è quanto mai preziosa per trasportare in centro le persone, specie gli studenti provenienti dall’hinterland teatino, che arrivano ogni giorno al terminal di via Gran Sasso. Ma l’impianto continua a fare le bizze malgrado sia stato oggetto di un corposo restyling finanziato dall’amministrazione comunale con 500 mila euro. La scala mobile rientra nelle competenze dell’Ati capeggiata dalla Ecoesse che ha la gestione della mobilità e dei parcheggi a pagamento cittadini. La manutenzione ordinaria e straordinaria della scala, invece, spetta alla ditta Kone. «Il presidente della Ecoesse Alfiero Marcotullio ha dichiarato che gli interventi da 500 mila euro eseguiti non sono stati sufficienti», ricorda Giardinelli, «in quanto la scala soffre di annosi problemi strutturali. Al contrario la ditta Kone aveva garantito il montaggio di slitte più resistenti per evitare il continuo blocco delle rampe. Ma la scala continua a fermarsi a cadenza settimanale». Da qui una serie di richieste formulate da Giardinelli all’ente con l’obiettivo di capire se, si legge nell’interrogazione presentata, «ci siano state irregolarità riguardo alle manutenzioni effettuate e se l’amministrazione, qualora fossero riscontrate irregolarità, sia intenzionata a richiedere il risarcimento dei danni relativi all’attuale inefficienza della scala mobile». (j.o.)

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