Scientifico-Itis, primo round al Masci

Il Tar sospende l'indirizzo di Scienze all'Industriale
CHIETI. Il Tar sospende la determinazione dell'Ufficio scolastico regionale accogliendo il ricorso presentato dal liceo scientifico Masci contro l'istituto tecnico industriale. L'Itis, a sua volta, annuncia di voler ricorrere al Consiglio di Stato per impugnare la sospensiva del Tar.
Continua la battaglia legale a suon di carte bollate tra lo scientifico Masci e l'industriale Luigi di Savoia. Nodo del contendere l'indirizzo Scienze applicate. Un nuovo corso di studio già attivo dallo scorso anno all'Itis. In maniera impropria secondo lo scientifico che si sente vittima di concorrenza sleale.
Il Masci, in soldoni, rivendica il fatto di aver perso tre classi, un'ottantina di iscritti in tutto, per l'indirizzo di Scienze applicate che scatterà nel liceo di via Vernia a partire dal prossimo anno scolastico. Gli studenti interessati al corso, a quanto pare, hanno preferito l'industriale, dove le Scienze applicate si studiano dallo scorso anno grazie ad una procedura, definita informale dal Masci, del Ministero della pubblica istruzione.
In assenza di atti ufficiali era impossibile fare ricorso. La determinazione dell'Ufficio scolastico regionale del gennaio scorso ha cambiato le carte in tavola. L'ex Provveditorato agli studi ha trasformato l'Itis Luigi di Savoia in "Istituto d'istruzione superiore" dando la possibilità alla scuola di rivestire la doppia veste didattica di istituto industriale e di liceo scientifico con opzione Scienze applicate. Così il Masci, rappresentato dall'avvocato Angela Bucci, ha deciso di ricorrere al Tar per chiedere la sospensiva del provvedimento. Richiesta accolta in attesa di entrare nel merito della vicenda con l'inizio del dibattimento fissato per il 3 novembre, quando le lezioni del nuovo anno scolastico saranno iniziate da un pezzo.
La tesi avanzata dal Masci, in un certo senso accolta dal Tar, che ha sospeso la determinazione dell'Ufficio scolastico regionale ritenendola inficiata dai vizi di forma denunciati dallo scientifico, poggia su un dato di carattere pratico. Gli uffici scolastici della regione hanno trasformato l'Itis in istituto d'istruzione superiore fondendo lo storico industriale con il liceo tecnologico. Sta qui l'illegittimità del provvedimento per il Masci che ha ricordato come l'Itis e il liceo tecnologico siano la stessa cosa e non due scuole distinte. Prerogativa indispensabile, al contrario, per ottenere il riconoscimento di istituto d'istruzione superiore.
Il liceo tecnologico, sostiene sempre lo scientifico del preside Piervinzenzo De Lucia, è un semplice indirizzo sperimentale attivato dall'Itis che andrà ad esaurimento con il triennio. Nulla a che vedere quindi, con il liceo scientifico vero e proprio, caratteristica del Masci, che si sente danneggiato dalla pubblicità effettuata nei mesi scorsi dall'industriale per attrarre nuove iscrizioni.
L'Itis del preside Giuseppe Pica, ovviamente, non è d'accordo. Si considera in una botte di ferro in quanto il Ministero lo scorso anno ha consegnato alla scuola l'opportunità di dar vita ad un liceo scientifico con opzione Scienze applicate e l'Ufficio scolastico regionale, quest'anno, ha avallato la trasformazione. Inoltre, ricordano i vertici dell'Itis, in Italia e nelle altre province abruzzesi gli istituti industriali sono stati trasformati in licei scientifici e Chieti sarebbe l'unica anomalia giuridica.
Ai giudici l'ardua sentenza mentre gli studenti aspettano chiarezza. (j.o.)
Continua la battaglia legale a suon di carte bollate tra lo scientifico Masci e l'industriale Luigi di Savoia. Nodo del contendere l'indirizzo Scienze applicate. Un nuovo corso di studio già attivo dallo scorso anno all'Itis. In maniera impropria secondo lo scientifico che si sente vittima di concorrenza sleale.
Il Masci, in soldoni, rivendica il fatto di aver perso tre classi, un'ottantina di iscritti in tutto, per l'indirizzo di Scienze applicate che scatterà nel liceo di via Vernia a partire dal prossimo anno scolastico. Gli studenti interessati al corso, a quanto pare, hanno preferito l'industriale, dove le Scienze applicate si studiano dallo scorso anno grazie ad una procedura, definita informale dal Masci, del Ministero della pubblica istruzione.
In assenza di atti ufficiali era impossibile fare ricorso. La determinazione dell'Ufficio scolastico regionale del gennaio scorso ha cambiato le carte in tavola. L'ex Provveditorato agli studi ha trasformato l'Itis Luigi di Savoia in "Istituto d'istruzione superiore" dando la possibilità alla scuola di rivestire la doppia veste didattica di istituto industriale e di liceo scientifico con opzione Scienze applicate. Così il Masci, rappresentato dall'avvocato Angela Bucci, ha deciso di ricorrere al Tar per chiedere la sospensiva del provvedimento. Richiesta accolta in attesa di entrare nel merito della vicenda con l'inizio del dibattimento fissato per il 3 novembre, quando le lezioni del nuovo anno scolastico saranno iniziate da un pezzo.
La tesi avanzata dal Masci, in un certo senso accolta dal Tar, che ha sospeso la determinazione dell'Ufficio scolastico regionale ritenendola inficiata dai vizi di forma denunciati dallo scientifico, poggia su un dato di carattere pratico. Gli uffici scolastici della regione hanno trasformato l'Itis in istituto d'istruzione superiore fondendo lo storico industriale con il liceo tecnologico. Sta qui l'illegittimità del provvedimento per il Masci che ha ricordato come l'Itis e il liceo tecnologico siano la stessa cosa e non due scuole distinte. Prerogativa indispensabile, al contrario, per ottenere il riconoscimento di istituto d'istruzione superiore.
Il liceo tecnologico, sostiene sempre lo scientifico del preside Piervinzenzo De Lucia, è un semplice indirizzo sperimentale attivato dall'Itis che andrà ad esaurimento con il triennio. Nulla a che vedere quindi, con il liceo scientifico vero e proprio, caratteristica del Masci, che si sente danneggiato dalla pubblicità effettuata nei mesi scorsi dall'industriale per attrarre nuove iscrizioni.
L'Itis del preside Giuseppe Pica, ovviamente, non è d'accordo. Si considera in una botte di ferro in quanto il Ministero lo scorso anno ha consegnato alla scuola l'opportunità di dar vita ad un liceo scientifico con opzione Scienze applicate e l'Ufficio scolastico regionale, quest'anno, ha avallato la trasformazione. Inoltre, ricordano i vertici dell'Itis, in Italia e nelle altre province abruzzesi gli istituti industriali sono stati trasformati in licei scientifici e Chieti sarebbe l'unica anomalia giuridica.
Ai giudici l'ardua sentenza mentre gli studenti aspettano chiarezza. (j.o.)
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