Scoperto in auto il maxi carico di droga 

I carabinieri intercettano una macchina sospetta e trovano 4,5 chili di stupefacenti purissimi: avrebbero fruttato un milione

CHIETI. Raccontano gli investigatori, analisi alla mano, che il carico di eroina avrebbe fruttato 70mila dosi singole e un guadagno al dettaglio fino a un milione di euro. Sono i numeri del maxi sequestro scattato nell’ambito dei controlli del territorio disposti dal colonnello Florimondo Forleo, comandante provinciale dei carabinieri di Chieti. In manette, con l’accusa di aver trasportato quattro chili e mezzo di droga, sono finiti in due: Fathi Tellis, tunisino di 56 anni domiciliato a Modena, in regola con il permesso di soggiorno, e Adelaide Manna (34), originaria della provincia di Caserta e residente a San Possidonio, sempre nel Modenese. Entrambi gli arrestati sono stati rinchiusi in carcere.
L’operazione rientra nel servizio straordinario che ha visto impegnati i militari nell’ultimo fine settimana. A mettere nei guai i corrieri della droga è stato un “alert” partito dal dispositivo in dotazione alle gazzelle del nucleo radiomobile dei carabinieri di Chieti. Si tratta di un sistema che registra le targhe delle auto e fornisce una serie di informazioni ad esse collegate. L’Audi A3 con a bordo Tellis e Manna, di proprietà di un uomo di Napoli, è stata individuata mentre transitava nel Comune di Francavilla al Mare, al confine con Pescara. I militari l’hanno seguita fino a Montesilvano, dove è stata poi fermata per un controllo. Ad insospettire gli uomini dell’Arma era stato il fatto che la copertura assicurativa dell’auto fosse valida solo per un giorno e al suo proprietario, il napoletano, risultassero intestati decine di veicoli. Le informazioni raccolte e il timore che le due persone all’interno dell’Audi potessero compiere azioni criminali hanno spinto i carabinieri a tenere d’occhio quella macchina. Dopo alcuni chilometri, anche a causa dell’intenso traffico cittadino, è stato opportuno bloccare per una verifica l’auto ritenuta sospetta. Così, dal bagagliaio, è spuntata una borsa rossa in cui erano nascosti nove panetti di eroina accuratamente imballati. Prima di finire in cella, i due indagati non hanno detto una sola parola. I successivi accertamenti eseguiti nel Laboratorio analisi sostanze stupefacenti (Lass) del comando provinciale teatino hanno evidenziato l’ottima qualità della droga. Significa che l’eroina, una volta tagliata, avrebbe inondato le piazze di spaccio tra Chieti e Pescara consentendo un guadagno milionario.
Anche recenti sequestri hanno infatti confermato come, prima di finire nelle mani dei pusher di strada, la droga venga “allungata” con sostanze a basso costo, tra cui paracetamolo e caffeina.