Senza lavoro 15 ausiliari dell'ospedale

Protesta la Cgil: servizi riaffidati senza gara dalla Asl a una ditta con sei dipendenti

LANCIANO. La direzione della Asl Lanciano-Vasto-Chieti non rinnova il contratto a 15 dipendenti ausiliari dell'ospedale Renzetti che dal 1º ottobre sono così senza lavoro. Il servizio è stato affidato, senza gara pubblica, a un'altra ditta che pare impieghi 6 dipendenti. A segnalare la situazione sono Andrea Gagliardi per la Funzione pubblica-Cgil e Sergio Aliprandi, della Filcams-Cgil. I due sindacalisti temono anche che la riduzione del personale possa ripercuotersi sulla qualità del servizio sanitario con problemi sugli utenti: ossia i degenti ricoverati nel presidio.

Aspettavano la stabilizzazione del contratto, che scadeva il 30 settembre, e invece si sono ritrovati senza lavoro. E' accaduto a 15 dipendenti di una ditta che effettuava la pulizie al Renzetti che dal 2010 svolgevano anche il servizio di ausigliarato e barrellaggio.

«Il 30 settembre la società Global Cri, affidataria del servizio di pulizia dell'ospedale e delle attività ausiliare», raccontano i sindacalisti Cgil Sergio Aliprandi e Andrea Gagliardi, «ha chiesto alla direzione della Asl se continuare a garantire il servizio visto che il contratto era in scadenza. La risposta, arrivata per vie informali e a tarda sera dall'azienda sanitaria, è stata però inaspettata: il contratto non veniva rinnovato. Non solo, era stata affidata la gestione dello stesso servizio alla Coop Azzurra».

La nuova cooperativa non ha tenuto conto del riassorbimento delle 15 unità e dall'altro giorno svolge il servizio con solo 6 addetti.

Il problema sollevato dai sindacati non è solo quello lavorativo, con 15 famiglie che si ritrovano senza nulla ma anche di trasparenza amministrativa.

«Non era forse necessario, anche ai fini della trasparenza della cosa pubblica», chiede Aliprandi, «che la Asl facesse una gara d'appalto o di affidamento concorsuale per la gestione di questo servizio? Inoltre dobbiamo ricordare che i 15 dipendenti precari, che avevano un contratto a tempo determinato di basso profilo economico rispetto alle loro reali funzioni, auspicavano piuttosto una stabilizzazione occupazionale invece di rimanere da un momento all'altro a casa e senza neanche un preavviso».

Gagliardi e Aliprandi chiedono, infine, l'intervento delle istituzioni per porre fine ai disagi vissuti dalle famiglie visto che si assiste alla continua perdita di posti di lavoro nel territorio, soprattutto in quello di Lanciano e Vasto, in tutti i settori.

Sulla vicenda è stato anche chiesto un incontro al Comune di Lanciano e alla Provincia.

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