Commerciante denunciato dalla Finanza per detenzione abusiva di materiale esplosivo

Sequestrati 15mila botti di fine anno La merce in vendita col porta-a-porta

POLLUTRI. Il deposito era a casa, lontano da occhi indiscreti. La merce veniva consegnata a domicilio ai clienti procacciati con una sapiente campagna pubblicitaria e la distribuzione di biglietti da visita. Rischia una condanna a 18 mesi di reclusione, C.D., 36 anni, commerciante di Pollutri che, senza licenza né autorizzazione prefettizia, vendeva botti porta a porta. L’uomo è stato denunciato dalla guardia di finanza di Vasto per detenzione abusiva di materiale esplosivo.

I finanzieri, coordinati dal capitano Luigi Mennitti, hanno sequestrato a casa del giovane 15mila fuochi d’artificio e 809 botti dai nomi più fantasiosi classificati come esplosivi di quinta categoria e quindi altamente pericolosi. Ancora di più se maneggiati da un adolescente.
Il materiale era sistemato dietro a una fila di giochi pirici che possono essere commercializzati con un regolare permesso. Ma C.D.non aveva neppure quello. L’operazione, disposta dal comandante provinciale della guardia di finanza, il colonnello Paolo D’Amata, è partita qualche giorno fa. Ai finanzieri, che dall’inizio del mese hanno avviato controlli contro la vendita di materiale esplodente, non sono sfuggiti i bigliettini distribuiti da C.D per procacciare clienti. Le fiamme gialle hanno cominciato a tenere d’occhio il commerciante. Venerdì sera il blitz. Nei prossimi giorni il materiale sarà distrutto. C.D., segnalato anche al sindaco per l’applicazione della sanzione amministrativa, è stato multato di 3mila euro.

La Finanza proseguirà i controlli nel Vastese fino al 31. «Non esitermo a multare anche pesantemente chi sarà sorpreso ad acquistare materiale pirico pericoloso e senza bollino verde imposto dal ministero», avverte il colonnello D’Amata. La Finanza, convinta che la prevenzione cominci in famiglia, lancia un appello ai genitori: «Fate comprendere ai vostri figli quanto è sciocco e pericoloso rischiare di restare invalidi o mutilati per un botto».