Sette capre sgozzate da un branco di lupi

Fossacesia, la mattanza nell’ovile di un pensionato: «Mai vista una cosa del genere in cinque anni»

FOSSACESIA. Strage di capre qualche notte fa in contrada Piantonata, a Fossacesia. A scoprire il massacro - sette le capre sgozzate e l’ottava agonizzante - è stato il pensionato Nicola Scaglione, i l proprietario di un appezzamento dove le capre erano custodite, chiuse in un recinto alto 1,80 con 30 centimetri di filo spinato.

Potrebbe essere stata opera di un branco di lupi giovani, perché qualche testimone ha affermato di aver udito, in quella zona, degli ululati. Per portarsi all’interno del reticolato, i lupi potrebbero essersi arrampicati sul tetto della capannina di legno, per poi avventarsi sulle prede. Raccapricciante la scena che si è trovato davanti Scaglione, che tra incredulità e dispiacere, ha avvisato le autorità competenti. Ad intervenire è stata la veterinaria della Asl, Bianca Maria Sulpizio. «Si è trattato di una mattanza vera e propria», afferma Nicola Scaglione, «sono rattristato perché quelle caprette per me erano come familiari, ne ero affezionato. In cinque anni», prosegue Scaglione, «da quando ho iniziato ad occuparmi dell’allevamento di capre, non è mai successo nulla. Abito a Lanciano e tutti i giorni vado nel mio terreno per accudirle; trascorro il tempo a coltivare ortaggi e piante di ulivo, oltre ad essere il custode di una villa».

Due giorni prima, il pensionato aveva trovato 3 capre uccise, mentre la morte di altre due risale ad una settimana fa, quindi sono 13 le capre sgozzate: aspettavano i piccoli e avrebbero partorito in settimana. Al bilancio delle “vittime” del feroce branco, si aggiungono altre due pecore e due agnelli ai quali la sorte riservata è stata la stessa. Appartenevano a Davide Paolucci. «Per sicurezza troverò all’unica capretta rimasta ed alle altre che comprerò, un rifugio migliore, vigilato da un cane».

Intanto le carcasse degli animali uccisi sono state rimosse e sepolte.

Linda Caravaggio

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