VASTO

Si spaccia per infermiera e tenta di derubare un’anziana

Il colpo fallisce grazie all'arrivo del figlio della vittima: l'uomo sventa il furto e fa arrestare una 26enne

VASTO. Si spaccia per infermiera addetta ai controlli anti-Covid e, insieme a una complice, entra in casa di una pensionata e cerca di derubarla. Provvidenziale l'arrivo del figlio della vittima: l'uomo ha sventato il furto bloccando anche la complice.

La falsa infermiera, S.L., 26 anni, residente a Montesilvano, è stata affidata pochi minuti dopo ai carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Vasto: i militari l’hanno arrestata. La giovane è una vecchia conoscenza delle forze dell’ordine e ha già al suo attivo una denuncia per tentato furto aggravato in abitazione ai danni di una persona anziana. Ieri mattina S.L. è comparsa davanti al giudice del tribunale di Vasto per la convalida dell’arresto. La giovane, insieme con una complice che i carabinieri stanno cercando di identificare, era riuscita a conquistare la fiducia di una 82enne residente nel centro di Vasto, non lontano dalla stadio Aragona.

«Le due donne con garbo e gentilezza hanno convinto l’anziana a farle entrare», spiegano i carabinieri della compagnia di Vasto in una nota. «Una volta entrate a casa della vittima, mentre una delle due donne intratteneva l’anziana con la scusa di dover compilare un questionario e svolgere alcuni accertamenti per il Covid, l’altra iniziava a girare per le stanze con l’evidente intento di trafugare oggetti di valore». A quel punto però è successo l'imprevisto. Il figlio della donna, che abita accanto alla madre, insospettito dalle voci che provenivano dall’appartamento, ha deciso di andare a controllare. Quando è entrato in casa della mamma si è trovato davanti le due donne. Una è fuggita immediatamente. L’altra, la ventiseienne, è stata bloccata. L'uomo ha quindi chiamato il 112. In pochi minuti è arrivata sul posto una pattuglia del radiomobile.

La ragazza è stata arrestata con l'accusa di concorso in tentato furto in abitazione aggravato dalla minorata difesa relativa all’età ultraottantenne della vittima. Dopo le formalità di rito S.L. è stata accompagnata agli arresti domiciliari a casa di una parente residente a Vasto a disposizione del sostituto procuratore della Repubblica Michele Pecoraro in attesa del processo con rito direttissimo. I carabinieri prendendo spunto dalla vicenda tornano ad invitare i cittadini, in particolare gli anziani, a diffidare degli sconosciuti. «Evitate», dice il maggiore Amedeo Consales, «di fare entrare estranei a casa, qualunque sia il motivo addotto dagli sconosciuti che avete davanti. Ogni scusa è buona. Ricordate 
che nessuno, tanto meno i Comuni e la Asl, mandano persone a domicilio senza un opportuno preavviso. Anche le persone all’apparenza più gentili e innocue possono rivelarsi abili ladri».