Sicurezza e giustizia celere, Chieti prima in tutta Italia Ma è 61ª per qualità della vita

5 Dicembre 2023

La provincia spicca per il modesto tasso di litigiosità e le poche cause pendenti Nella classifica generale è migliorata di 14 posti, però resta ultima in Abruzzo

CHIETI. Chieti resta ultima in Abruzzo come qualità della vita eppure scala posti in classifica più delle altre province e, soprattutto, svetta in cima alla classifica nazionale per la particolare graduatoria che riguarda “giustizia e sicurezza”. Sì, secondo l’annuale studio del Sole 24 Ore la provincia teatina è la prima in Italia in quanto a funzionamento della giustizia e alla sicurezza, almeno quella percepita dai suoi residenti.
È stata pubblica ieri dal quotidiano economico la 34esima indagine che misura il benessere della popolazione italiana. Anche quest’anno l’indagine prende in esame 90 indicatori, suddivisi nelle sei macrocategorie presenti sin dal 1990: ricchezza e consumi; affari e lavoro; ambiente e servizi; demografia, società e salute; giustizia e sicurezza; cultura e tempo libero.
E Chieti sorprende, attestandosi al primo posto della speciale sotto-classifica e battendo in volata Pordenone e Oristano, prime rispettivamente nelle edizioni 2021 e 2022. Spiccano le belle performance di una giustizia veloce e di un basso tasso di litigiosità. Secondo l’analisi del quotidiano economico, la provincia teatina è seconda – alle spalle di Sondrio – per il modesto tasso di litigiosità e quarta per la scarsa mole di cause pendenti oltre i tre anni.
La provincia, però, resta l’ultima tra quelle abruzzesi dove si vive meglio. Sulle 107 province italiane la migliore performance in Abruzzo è quella di Pescara, 41esima, seguita dall’Aquila, 54esima, e Teramo, 58esima. Bisogna scendere sino al 61esimo posto per trovare Chieti, che però quest’anno ha scalato ben 14 posizioni, mentre Pescara è salita solo di tre posti, L’Aquila di nove e Teramo di dieci.
Tutti gli indicatori che riguardano la provincia teatina sono in crescita: per la categoria ricchezza e consumi è 65esima (+8), per giustizia e sicurezza è salita di 22 posizioni, per demografia e società è al 40° posto (+34), per cultura e tempo libero è al 56° posto (+13). Le categorie dove soffre di più sono ambiente e servizi, dove si attesta 84° posto (+1) e, soprattutto, affari e lavoro, come dimostra il 98° posto (+4).
Il presidente della Provincia Francesco Menna è ottimista: «Indubbiamente c’è ancora molto da fare», dice, «ma ci sono tutti i fattori per continuare a crescere al meglio come stiamo già facendo. Come Provincia stiamo per avviare importanti investimenti, anche per quanto riguarda l’economia turistica, partendo dalla Via Verde e dal marchio enogastronomico della Costa dei trabocchi. Stiamo investendo su industria, ambiente, infrastrutture e viabilità anche grazie ai fondi del Pnrr. Siamo sicuri che continueremo a scalare le classifiche nazionali perché possiamo dimostrare di saper fare ancora meglio», chiude Menna.
Il sindaco di Chieti, Diego Ferrara, non si spiega invece alcune performance: «Per affari e lavoro», dice, «pur soffrendo la crisi economica finanziaria globale, abbiamo uno dei poli più grandi e produttivi dell’automotive. In provincia di Chieti abbiamo il paese più ricco d’Italia, Paglieta, con un reddito medio di 27.435 euro, il turismo è in crescita, sull'ambiente non temiamo rivali, viviamo in uno scenario naturale tra mare monti unico in Italia, abbiamo un’altissima densità di strutture sportive e un altrettanto elevato numero di società sportive dilettantistiche».
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