<strong>Casalbordino. </strong>L’assessore regionale Febbo replica al sindaco Bello

«Spiaggia da salvaguardare con lavori veloci e sicuri»

«Troppe dune in zona difficile intervenire con barriere rigide»

CASALBORDINO. Il ripascimento della costa e basta. Per due ragioni: l’impossibilità di proteggere le dune con le barriere frangiflutti; la mancanza di fondi per l’allungamento del molo del Sinello.
L’assessore regionale alla Pesca, Mauro Febbo, fa sua l’esperienza del Servizio difesa della costa e opere marittime della Regione e replica così al sindaco di Casalbordino, Remo Bello. Il tema è quello del piano di ripascimento di alcuni tratti della costa abruzzese. Il via ai lavori è previsto il 10 febbraio, con il prelevamento di sabbia da due cave al largo di Punta Aderci e dell’Aquabella di Ortona, ma la Soprintendenza ai beni archeologici ha avvertito che le opere, almeno su Vasto, non potranno iniziare senza il parere del settore. Il primo cittadino casalese, dal canto suo, non è contrario al ripascimento ma chiede che non venga effettuato a ridosso della bella stagione, che nelle acque davanti al lungomare vadano potenziate le barriere frangiflutti e che per eliminare il fenomeno dell’erosione vada alungato il molo alla foce del Sinello.

«Sarà molto meno di 200mila metri cubi», sostiene l’assessore Febbo, «il quantitativo di sabbia da prelevare a nord della punta del molo di Vasto e non di due milioni di metri cubi. Inoltre l’area oggetto della movimentazione di sabbia è stata ridotta a meno di 20 ettari, una goccia d’acqua nell’oceano, ed è stata posta il più lontano possibile dalla riva, a partire dalla punta del molo nord, distante almeno 500 metri da Punta Aderci, e con una profondità di scavo non superiore a un metro e mezzo».

Il progetto di ripascimento della costa risale al luglio del 2007. «Tuttavia», riprende Febbo, «a differenza del precedente governo di centrosinistra cha approvò il progetto senza che nessuno muovesse critiche, noi l’abbiamo modificato per salvaguardare il litorale di Vasto. Mi sembra strano che solo oggi il sindaco di Casalbordino si ricordi di evidenziare criticità di un progetto finanziato per 21 milioni di euro dal Cipe. I lavori di ripascimento su Casalbordino verranno effettuati dal 2 aprile al 1º maggio. Una scelta dettata dalla necessità di non danneggiare la stagione balneare e la draga non lascerà Casalbordino per ultimo».