Stefania, Silvana e Loredana: l’Abruzzo piange le tre donne morte nello schianto ad Atessa

Tragico incidente sulla strada statale 652 Fondo Valle Sangro. Stefania Pantalone e Silvana Iezzi (nella foto), 67 e 58 anni, stavano tornando a Pennadomo. Loredana Abbonizio, 64enne di Quadri, era diretta al lavoro all’ospedale di Lanciano
ATESSA. Un sorpasso azzardato è costato la vita a tre donne, nel primo pomeriggio di ieri, sulla strada statale 652 Fondo Valle Sangro, nel territorio comunale di Atessa, in prossimità dello svincolo di Piane D’Archi. Un’arteria a scorrimento veloce, dove la sicurezza è da tempo messa in discussione, così come confermato dagli incidenti registrati negli anni. E ieri l’ultimo scontro fatale, avvenuto intorno alle 13.20. In base a una prima ricostruzione, una Fiat Panda guidata da Loredana Abbonizio, 64 anni di Quadri, che procedeva in direzione mare verso Lanciano, ha invaso la corsia opposta scontrandosi con un’altra auto, una Ford Fiesta, condotta da Silvana Iezzi, 58 anni di Pennadomo. Accanto a lei viaggiava l’amica Stefania Pantalone, 67 anni, nata a Milano ma residente nello stesso paese in Provincia di Chieti. Un impatto violento, che non ha lasciato scampo alle tre donne, nell’ultima domenica di novembre.
I SOCCORSI Sul posto sono intervenuti i carabinieri delle stazioni di Paglieta e Atessa, che hanno effettuato i rilievi, cercando di ricostruire la dinamica dell’incidente, ma anche i vigili del fuoco di Casoli, che hanno estratto dalle lamiere due delle tre vittime. Gli operatori sanitari del 118 non hanno potuto fare altro che constatare il decesso, causato dalle lesioni riportate. Sul posto è arrivato anche il personale Anas, che si è occupato del ripristino della circolazione sul tratto interessato dallo scontro frontale. Per diverse ore, fino alle 19 circa, la strada è rimasta chiusa al traffico. Le auto sono state sottoposte a sequestro e le salme trasferite all’ospedale di Chieti per l’autopsia. Dopo aver appreso la tragica notizia, sul posto dell’incidente sono arrivati anche i sindaci dei Comuni di Quadri e di Pennadomo, Assunta Fagnilli e Nicola Frattura. Oltre a loro, c’era anche l’ex primo cittadino di Pennadomo, Domenico D’Angelo, molto legato a Stefania e Silvana. Ora i carabinieri indagano, per capire le reali cause.
LA DINAMICA Loredana Abbonizio aveva appena finito di pranzare insieme con il figlio Domenico e il marito Guido Pacella, assessore del Comune di Quadri, quando si è messa in macchina per raggiungere l’ospedale di Lanciano. Struttura quest’ultima in cui la donna lavorava da circa vent’anni come operatrice sanitaria. Poi, sulla Fondo Valle Sangro, in prossimità del distributore Res, l’improvviso sorpasso e l’impatto con la Ford Fiesta, guidata da Silvana Iezzi, coltivatrice ed ex dipendente di un vivaio. Accanto a lei Silvana Pantalone, al timone di un punto ristoro di Pennadomo. Le due amiche procedevano verso casa. Volevano pranzare insieme, ma il violento impatto ha cambiato per sempre il loro destino. E per le 15, 15.30, avevano anche un appuntamento con un’altra amica. Avrebbero trascorso un pomeriggio spensierato a Lanciano, come spesso accadeva nei giorni di riposo. Piani completamente saltati per via di un impatto fatale. Inutili i soccorsi da parte degli operatori del 118 intervenuti. Ad attenderle, per le 15, a Piane D’Archi, la compagna dell’ex sindaco di Pennadomo. È stato poi quest’ultimo ad apprendere la notizia del terribile incidente dal maresciallo dei carabinieri. «Due vite spezzate, anzi tre», dice commosso D’Angelo. «In realtà io, la mia compagna, Stefania e Silvana siamo stati insieme fino alle 12.30. Poi loro hanno deciso di andare a pranzare da qualche parte, pur cambiando programma nel corso del tragitto, e ci siamo salutati per sempre».
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