«Strade sicure con i soldi dell’elettrodotto»
LANCIANO. Se proprio elettrodotto deve essere, si utilizzino almeno i fondi del ristoro ambientale per rendere più sicura la viabilità sulla strada provinciale Lanciano-Val di Sangro. È la proposta,...
LANCIANO. Se proprio elettrodotto deve essere, si utilizzino almeno i fondi del ristoro ambientale per rendere più sicura la viabilità sulla strada provinciale Lanciano-Val di Sangro. È la proposta, e al tempo stesso l’appello, dei residenti di contrada Sant’Onofrio che da decenni convivono con il problema di una strada ad altissima densità di traffico (oltre 20mila veicoli al giorno tra cui mezzi pesanti) e continui incidenti. Gli abitanti della zona, pur restando contrari all’insediamento dell’elettrodotto Villanova-Gissi ad altissima tensione che attraverserebbe 16 comuni abruzzesi, tra cui diverse contrade di Lanciano, cominciano a perdere le speranze sul blocco dei lavori per realizzare l’infrastruttura.
«Chiediamo che i soldi ricavati da un eventuale ristoro ambientale», dice un residente, «vengano totalmente utilizzati per rendere più sicura la strada provinciale Lanciano-Val di Sangro con l’inserimento di marciapiedi, pensiline per autobus, autovelox e la previsione di interventi costanti di manutenzione per la pulizia delle cunette». Di tutta la provinciale, i circa 350 residenti Sant’Onofrio denunciano che i disagi maggiori si riscontrano proprio per i chilometri che attraversano la contrada.
«Tra il distributore di benzina e fino a un negozio di abiti da sposa», prosegue il residente, «la strada diventa un imbuto e ogni piccola distrazione degli automobilisti diventa fatale. Siamo stanchi di attendere interventi annunciati a gran voce e mai arrivati: sono decenni che si parla di rendere più sicura la provinciale e non è mai stato fatto nulla. L’elettrodotto, che insisterà negativamente sulle nostre proprietà e sulle nostre vite, venga almeno utilizzato per rendere più sicura la strada».
(d.d.l.)
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