Strage di pecore nel Medio Sangro

Assalto dei lupi nella notte a Colledimezzo e Monteferrante

COLLEDIMEZZO. Una ventina di pecore sbranate e altrettante disperse nei boschi tra i comuni di Colledimezzo e Monteferrante. E poi attacchi di lupi registrati a Villa Santa Maria e a pochi metri dai centri abitati, sia di giorno che di notte. Si intensificano le aggressioni dei lupi nei comuni della comunità Valsangro ai danni di greggi di pecore e allevamenti ovini.

L'altro ieri l'ultima "strage". Diciotto capi tra pecore e montoni, morti sgozzati o sbranati. Adriano Altobelli, proprietario di una piccola azienda agricola a Colledimezzo alle 6 del mattino di ieri, si è trovato di fronte ad una scena agghiacciante. Man mano che saliva verso il recinto elettrificato che sposta a seconda della quantità d'erba da brucare, ha trovato pecore morte o agonizzanti. Tutte con la gola squarciata o evidenti segni di morsi sulla parte interna delle cosce posteriori. Addirittura due montoni, del valore di circa 600 euro l'uno, sono stati trovati eviscerati e sbranati quasi interamente.

«Non mi era mai capitata una cosa simile», ha raccontato ancora stravolto Altobelli, «abbiamo subito altre perdite, ma si trattava di due, tre capi. Quella di ieri è stata una vera e propria carneficina. Il mio allevamento contava 61 ovini, ora tra quelli morti e quelli dispersi me ne restano 17».

Sul posto sono arrivate le guardie forestali e i tecnici della Asl. Ad una prima occhiata le impronte, grandi il doppio di quelle di un cane di media corporatura, sembrano appartenere proprio ai lupi. Così come i morsi, il cui diametro è grande all'incirca una decina di centimetri.

«Si tratta di un attacco di almeno 4-5 lupi di corporatura molto grossa», racconta ancora Altobelli, «i miei 3 molossi di razza rotweiler hanno un diametro dell'apertura dei canini di circa sei centimetri, forse non sono intervenuti per paura». «Dalla natura del morso e dalla tipologia dell'aggressione (l'attacco alla gola, ndc) posso quasi certamente stabilire che si tratta di lupi», ha affermato Nicola Travaglini, veterinario della Asl Lanciano-Chieti-Vasto intervenuto sul posto.

Un ennesimo attacco l'ha invece subito di recente, di giorno e a meno di due chilometri da Villa Santa Maria, Nicola Salomone, proprietario dell'omonima azienda agricola che conta circa 130 ovini. «Il mio gregge è stato aggredito 4-5 volte», riferisce, «una volta ho anche visto e inseguito un lupo assieme al mio pastore abruzzese per cercare di salvare un agnello. Era molto grosso, di colore marroncino tendente al fulvo. Ci sentiamo impotenti, non sappiamo come difenderci da queste aggressioni visto che si tratta di animali protetti, ma abbiamo sempre più paura».

© RIPRODUZIONE RISERVATA