Daniele Aquilano Felice in un momento di gioia con la sua compagna e il figlio

TRAGEDIA IN PERU'

Stroncato da una polmonite a 34 anni 

Daniele Aquilano Felice, di Celenza sul Trigno, trovato morto davanti alla sua abitazione. Era chef in un ristorante italiano

CELENZA SUL TRIGNO . Stroncato da una polmonite 18 giorni dopo il suo compleanno. Un giovane ristoratore di 34 anni di Celenza sul Trigno, Daniele Aquilano Felice, è morto a causa di un malanno che ha provocato una crisi cardiaca letale. Una notizia che ha portato un’ondata di gelo nella torrida estate di Celenza sul Trigno. Indescrivibile il dolore provocato in paese dall’improvvisa scomparsa di Daniele, emigrato ad Arequipa, città peruviana dove vive anche lo zio Nicola Felice, per motivi di lavoro, chef quotato e titolare del ristorante “Il Romano”.
L’uomo è stato trovato morto mercoledì sera davanti alla sua casa di calle Bolivar. Ogni soccorso è stato vano. Il cuore si è fermato all’improvviso, ma in realtà pare che il giovane chef soffrisse già di problemi cardiaci. Non ha retto ad una polmonite. Lascia la moglie, una ragazza peruviana, e il figlioletto Elio di un anno, che si chiama come il padre di Daniele, mancato due anni fa a causa di problemi cardiaci. «È una notizia tristissima», commenta Antonio Cieri, storico e studioso di Celenza, «dopo aver conseguito il diploma all’istituto nautico, Daniele aveva oltrepassato l’oceano per lavoro. Le strade di Celenza non sentiranno più i suoi passi e le sue risate». Il sindaco Walter Di Laudo, amici e conoscenti del giovane sono increduli. Solo due giorni fa, anche grazie a facebook, il ristoratore aveva raccontato il momento lavorativo felice vissuto in Perù grazie anche alla serenità familiare. «Purtroppo», dice l’ex sindaco Andrea Venosini, «il destino si è accanito contro di lui. Siamo tutti vicini alla mamma di Daniele, Elisa Felice, che vive a Roma ed è partita subito per il Perù». Tantissimi i messaggi di cordoglio inviati alla famiglia. «Ti ho conosciuto sui campi», ricorda Andrea Tripodi, «grazie a te ero diventato un bravo giocatore. La nostra passione per la Lazio ci teneva legati anche se molto distanti. Porta l’aquila su in cielo». Le autorità di Arequipa, sentiti i medici, hanno restituito subito la salma alla famiglia. Non è ancora stato comunicato se il feretro tornerà in Italia o sarà tumulato in Perù, il Paese della moglie e dove vive anche una sorella di Daniele. Celenza attende notizie dalla mamma dello sfortunato chef. E comunque è probabile che nei prossimi giorni venga celebrata una funzione di suffragio in paese.
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