Tappa a rischio del Giro verso un nuovo incontro

4 Aprile 2013

CASTEL FRENTANO. La tappa del Giro d’Italia, che molti agognano per la visibilità che porta, nella provincia di Chieti è vista come una iattura. Colpa delle strade disastrate e di uno scaricabarile...

CASTEL FRENTANO. La tappa del Giro d’Italia, che molti agognano per la visibilità che porta, nella provincia di Chieti è vista come una iattura. Colpa delle strade disastrate e di uno scaricabarile tra Provincia e Regione sulla competenza alla sistemazione. La San Salvo-Pescara ha 162 chilometri di cui 41, secondo una relazione del responsabile del servizio manutenzione della Provincia, sono da riportare a una viabilità “normale”.

La relazione non usa il politichese: «La viabilità provinciale interessata dal Giro», afferma Pasqualino Scazzariello, responsabile del servizio provinciale, «presenta uno stato di vetustà caratterizzato da pavimentazioni vecchie e usurate, dissesti e sfondamenti della sovrastruttura che, in diversi tratti a causa del cattivo stato di manutenzione, potrebbero rappresentare un grave pericolo per l'incolumità dei partecipanti». Altre parole non bisogna aggiungerle se non una constatazione: come si sia arrivato a questa drammaticità che è sperimentata dai quanti percorrono le strade provinciali. È impietosa la relazione nell’elencare le strade del Giro da rifare: San Salvo-Casalbordino, Torino di Sangro-Paglieta, Paglieta- Mozzagrogna, Lanciano-Castel Frentano-Guardiagrele, San Martino sulla Marruccina-Casacanditella-Bucchianico-Ripa Teatina, e oltre. Per ogni chilometro sono necessari 70.385 euro, in tutto circa 3milioni di euro che devono essere, a un mese dalla tappa, ancora trovati.

Intanto è atteso un nuovo vertice a Pescara da Carlo Masci, assessore regionale allo sport.

Matteo Del Nobile

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