Tavani: su Denso il Pd fa solo demagogia

20 Novembre 2024

San Salvo. Il portavoce provinciale di FdI: «L’azienda è impegnata per il rilancio della produzione»

SAN SALVO . «La Denso è impegnata ad implementare le linee produttive a seguito di un piano di investimento in fase di autorizzazione dalla casa madre e per riportare nuovi modelli a San Salvo legati alla tecnologia endotermica con trasferimento di volumi da altri siti, tenendo conto delle esigenze del mercato». A rivelare le intenzioni del colosso industriale nipponico è Antonio Tavani, portavoce provinciale di Fratelli d'Italia. Nel replicare al Pd che accusa il governo regionale guidato da Marco Marsilio di poca attenzione nei confronti di Denso, Tavani non solo smentisce ma ricorda che Denso ha aderito con le organizzazioni sindacali, a un accordo di isopensione, con una dotazione di circa 50 milioni di euro, che permetterà, per gli anni 2024/2026 l’uscita di circa 190 lavoratori e la Regione sostiene queste e tutte le altre vertenze o crisi sui tavoli ministeriali, evidenziando la rilevanza strategica ed economica che rappresenta lo stabilimento di San Salvo sia in Abruzzo che per l’intero territorio nazionale nel settore dell’automotive.
«Sarebbe necessario», sostiene Tavani, «da parte del Pd che ha governato il paese ininterrottamente per undici anni fino al 2022 , non strumentalizzare un argomento così delicato, su cui il partito insieme ai suoi alleati di oggi ha fatto e favorito scelte a dir poco discutibili in tema di transizione energetica a livello europeo. Dal tavolo romano è emerso che non bastano gli incentivi del governo per far acquistare le auto, sia che siano endotermiche che elettriche. C’è incertezza del mercato, c’è rallentamento negli investimenti e si è smesso da anni, di fare ricerca e sviluppo. Nelle sedi ministeriali tutti i dossier - Denso inclusa – vengono attenzionati con scrupolo, e al fine di garantire alla società il completamento del piano di risanamento e la salvaguardia dei posti di lavoro. Si procede», assicura Tavani, «con una sinergica azione concertativa tra le istituzioni regionali, il governo centrale, aziende e organizzazioni sindacali. Lo scorso 15 maggio, in via straordinaria, è stato sottoscritto un accordo al ministero del Lavoro e delle politiche sociali che ha garantito la proroga della cassa integrazione per crisi aziendale fino allo scorso 31 ottobre. Il 1° novembre è stato firmato un nuovo accordo di proroga della cassa integrazione fino al 31 dicembre. Un’ulteriore proroga potrà essere sottoscritta all’esito dell’approvazione della legge di bilancio 2025. Su iniziativa della Regione è stata presentata una proposta per andare oltre la cassa integrazione in deroga alle norme vigenti. Anche su questo aspetto», insiste il portavoce Tavani, «occorre la massima coesione propositiva tra le istituzioni locali, i sindacati e i cittadini». (p.c.)
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