Società di riscossione

Teate servizi, c’è la proroga dei contratti

CHIETI. I dirigenti comunali, con apposita determina, prorogano fino al 31 luglio i servizi di riscossione tributi, acquedotto, cimitero e parchi gioco affidati alla Teate servizi. La società a...

CHIETI. I dirigenti comunali, con apposita determina, prorogano fino al 31 luglio i servizi di riscossione tributi, acquedotto, cimitero e parchi gioco affidati alla Teate servizi. La società a totale capitale pubblico, di conseguenza, è salva.

L’amministrazione comunale è ricorsa a determine dirigenziali e non più, come era accaduto nel recente passato, a delibere di giunta, per rinnovare le attività svolte dalla Teate servizi che aveva i precedenti contratti in scadenza domani. Restano al loro posto, sempre per un mese, anche i 43 lavoratori che figurano nella pianta organica della Teate servizi.

«Siamo di fronte a una proroga squisitamente tecnica in attesa» spiega Marco D’Ingiullo, assessore alle società partecipate, «che arrivi in consiglio comunale la delibera di affidamento pluriennale dei servizi alla società». Passaggio burocratico che dovrebbe compiersi entro luglio, quando l’assemblea municipale sarà chiamata ad approvare un provvedimento di indirizzo che consentirà alla Teate servizi di muoversi in autonomia per i prossimi nove anni. Evitando, così di usufruire in maniera sistematica di proroghe dei servizi. Prassi quest’ultima, stigmatizzata con forza dalle opposizioni e dal segretario comunale, Maurizio Di Michele. «Purtroppo per la redazione di un piano industriale vero e proprio» riprende D’Ingiullo, occorrono maggiori finanziamenti di cui al momento l’ente non dispone». Nel dettaglio il Comune, nel bilancio previsionale da licenziare in consiglio a metà luglio, ha inserito circa 1 milione e 700 mila euro per il sostentamento della Teate servizi nell’anno in corso con una spesa confermata nei successivi nove anni. Un milione e 300 mila euro sono frutto, in media, della riscossione dei tributi effettuata ogni anno dalla Teate servizi. L’ente, di suo, metterà poco più di 400 mila euro. Bisognerà vedere se il budget sarà sufficiente a tenere in piedi tutti i servizi svolti finora e, soprattutto, a mantenere in organico gli attuali 43 dipendenti titolari, per lo più, di contratti interinali. «Stiamo lavorando» assicura D’Ingiullo- in questa direzione nonostante le difficoltà finanziarie». (j.o.)

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