Chieti

Teateservizi, colpo di scena: nulli i capi d’imputazione

3 Giugno 2025

Chieti, prima udienza del processo per il fallimento della società pubblica che si occupava della riscossione dei tributi per il Comune. Accolte le eccezioni della difesa

CHIETI. Il Tribunale di Chieti, accogliendo un'eccezione della difesa, oggi ha dichiarato la nullità dei capi di imputazione 1 e 2, ovvero peculato e bancarotta fraudolenta, per indeterminatezza delle condotte. E ha dichiarato la nullità del decreto che dispone il giudizio, disponendo restituirsi gli atti al pubblico ministero, nel corso della prima udienza del processo che vede imputati quattro ex amministratori di Teateservizi, la società partecipata del Comune di Chieti che gestiva la riscossione dei tributi e i parcheggi a pagamento, dichiarata fallita a febbraio del 2024.

Per questa vicenda ad aprile scorso erano stati rinviati a giudizio Valerio Visini, presidente del consiglio di amministrazione di Teateservizi dal 13 luglio 2010 al 20 giugno 2014 e amministratore unico da quest'ultima data al 28 settembre 2017; Luciano Iezzi, direttore generale dal 18 gennaio 2008 al 28 settembre 2017; Basilio Ruscetta, membro del Cda dal 13 luglio 2010 al 20 giugno 2014, e dal 2015 al 2018 consulente incaricato di redigere i bilanci di esercizio, Carlo Festa, amministratore unico dal 28 settembre 2017 al 13 maggio 2019, con le accuse di concorso in peculato, bancarotta fraudolenta e falso in bilancio.

Sempre durante l'udienza di oggi la curatela fallimentare della Teateservizi ha presentato la revoca della costituzione di parte civile, mentre resta costituito il Comune di Chieti.