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Telecamere anti-furti Cresce l’attesa per il sì del prefetto

GESSOPALENA. A Gessopalena sono entrati in casa mentre i proprietari dormivano e hanno rubato l’auto in garage. Nella stessa notte si sono poi spostati di pochi chilometri, a Roccascalegna, mentre...

GESSOPALENA. A Gessopalena sono entrati in casa mentre i proprietari dormivano e hanno rubato l’auto in garage. Nella stessa notte si sono poi spostati di pochi chilometri, a Roccascalegna, mentre nei giorni scorsi avevano preso di mira alcune contrade di Casoli. Ad Archi vengono segnalati falsi ispettori del Comune, che ispezionano le case per tornare a svaligiarle. Si sente “sotto assedio” il territorio dell’Aventino-Medio Sangro, preso di mira da bande, per lo più straniere, che arrivano a far razzia a bordo di auto rubate. Furti e tentati furti sono all’ordine del giorno e della notte.

La “piaga” nella zona ha preso piede circa tre anni fa, quando ci fu un’ondata di colpi con i ladri che entravano nelle case mentre i proprietari dormivano. Poi, per un periodo, l’attenzione dei malviventi si era spostata sui furti di rame, mentre l’ultima ondata, recente, colpisce capannoni industriali ed esercizi pubblici. In tutta l’area si registrano furti o tentati furti nei bar. Nel mirino sigarette e slot machine. Tra gli episodi più gravi di sempre, quello dello scorso febbraio quando un imprenditore di Pizzoferrato è stato malmenato dai ladri che stavano svaligiando la sua tabaccheria.

E in tutto questo, continuano anche i furti nelle abitazioni: c’è allerta anche a Lama dei Peligni, Altino, Roccascalegna, Archi. A Casoli qualche settimana fa un proprietario sarebbe rimasto ferito dopo aver sorpreso i ladri in casa. I cittadini, esasperati, scendono in strada con rastrelli, scope e forconi a dare la caccia ai ladri. È successo a Pizzoferrato e l’altra notte a Villa Santa Maria.

I controlli delle forze dell’ordine, con gli organici al limite, spesso non bastano per garantire una vigilanza capillare su un territorio di 350 chilometri quadrati e 16 mila abitanti. Così dieci Comuni si sono messi insieme per un progetto di difesa del territorio. «Abbiamo iniziato a ragionarci due anni e mezzo fa, con incontri con il Comitato provinciale per la sicurezza», spiega Antonio Innaurato, sindaco di Gessopalena, «questo territorio non offre vie di fuga facili. Da qui l’idea di controllare le strade di collegamento tra i paesi, con apparecchiature sofisticate». È prevista l’installazione di 27 telecamere sulle strade d’accesso ai centri abitati. I comuni coinvolti sono Torricella Peligna, Gessopalena, Casoli, Roccascalegna, Colledimacine, Civitella Messer Raimondo, Palena, Lettopalena, Lama dei Peligni, Taranta Peligna, ma altri potrebbero aderire. Il progetto, coordinato con prefettura e questura, è finanziato con 200 mila euro di fondi statali. Il nullaosta del prefetto è atteso a giorni.

«I Comuni, in raccordo con le forze dell’ordine, si fanno carico di un impegno notevole», sottolinea Innaurato, «per difendere un territorio che non deve diventare terra di furti. Vanno ridati ossigeno e speranza di vita a chi resta e impulso alle attività sociali ed economiche. Auspichiamo che le direttive europee sulle zone interne e rurali vengano recepite dalla Regione».

Stefania Sorge

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