Testa di cinghiale nel cassonetto della carta

La scoperta dei netturbini della Pulchra: così non decolla in città la raccolta differenziata

VASTO. Giornali, riviste, scatole e una testa di cinghiale. La scoperta è stata fatta dagli addetti della Pulchra, la società mista pubblico-privata che si occupa del servizio d’igiene urbana. L’ingombrante resto è stato rinvenuto nel contenitore giallo della carta. Non doveva essere lì, trattandosi di materiale che deve essere smaltito in maniera diversa.

Un esempio eclatante di come alcuni cittadini dotati di scarso senso civico tentano di aggirare la raccolta differenziata buttando di tutto nei “carrellati” messi a disposizione dalla Pulchra. «Quando ho trovato la testa del cinghiale sono rimasto allibito», confessa l’operatore che si è imbattuto nella scoperta, «è in assoluto il rinvenimento che mi ha più impressionato, ma devo dire che nei contenitori si riesce a trovare di tutto, anche resti di prosciutto tra bottiglie di plastica e lattine».

Nei giorni scorsi il sindaco, Luciano Lapenna, ha firmato un’ordinanza che mira a contrastare il pendolarismo dei rifiuti, un fenomeno direttamente proporzionale all’estensione della raccolta differenziata: man mano che il porta a porta avanza nei quartieri e nelle contrade, aumenta il malcostume di trasportare il pattume in quelle zone dove il servizio non è ancora arrivato. Pur di non separare i rifiuti in casa c’è chi non esita a mettersi in macchina alla ricerca del cassonetto più vicino. A volte ci si disfa della busta con l’immondizia lanciandola dall’auto in corsa.

Ma è anche sul corretto conferimento dei rifiuti che insiste l’amministrazione comunale, delusa perché nonostante il notevole impegno economico ha raggiunto appena il 39 per cento di materiale differenziato, cioè una percentuale ancora molto lontana dal traguardo del 65 per cento imposto dalla legge per fine anno. «Bisogna effettuare correttamente la raccolta differenziata attenendosi alle indicazioni fornite dagli operatori», ricorda l’assessore all’ambiente, Anna Suriani, «basta un rifiuto conferito male per vanificare il lavoro svolto. La collaborazione dei cittadini è fondamentale, non vogliamo ricorrere alle sanzioni».

Nel frattempo sono stati intensificati i controlli della polizia municipale e degli ispettori ambientali che per scovare i furbetti della differenziata possono avvalersi delle telecamere mobili.

Anna Bontempo

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